L'appello all'IranLa Svizzera invita alla «moderazione» con i manifestanti
sn, ats
26.9.2022 - 16:57
La Svizzera ha chiesto alle autorità iraniane di dar prova di «moderazione» con le manifestanti pacifiche scese in piazza dopo il decesso di Mahsi Amini, arrestata per aver mal indossato il velo. Oggi, lunedì, a Ginevra è stato anche chiesto di non limitare l'uso di Internet.
sn, ats
26.09.2022, 16:57
26.09.2022, 17:03
SDA
Il presidente della Confederazione Ignazio Cassis aveva già espresso le sue preoccupazioni la settimana scorsa all'omologo iraniano Ebrahim Raisi. Ora al Consiglio dei diritti dell'uomo, l'ambasciatore elvetico all'UNO di Ginevra Jürg Lauber ha lanciato un appello per indagini «rapide» e «indipendenti» sul decesso della giovane iraniana.
La donna era stata arrestata per aver infranto le regole sul velo. Indicazioni lasciano pensare a violenze da parte delle forze dell'ordine, ma le autorità replicano che il decesso è avvenuto per cause naturali.
Oltre 1200 manifestanti sono stati arrestati e più di 40 hanno perso la vita, secondo Teheran. La situazione ha creato una grande eco mediatica nei Paesi occidentali. Ieri vi è stata una nuova ondata di proteste, che hanno ormai raggiunto il decimo giorno consecutivo. I partecipanti chiedono fra l'altro la caduta della guida suprema, l'83enne ayatollah Ali Khamenei.