Consiglio federaleIl Centro fissa la scadenza: candidature aperte fino al 3 di febbraio per la successione di Viola Amherd
cp, ats
20.1.2025 - 15:22
Le persone interessate al seggio di Viola Amherd in Consiglio federale hanno tempo fino alle 12:00 del 3 febbraio per inoltrare la propria candidatura.
Keystone-SDA, cp, ats
20.01.2025, 15:22
20.01.2025, 15:40
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Lo ha affermato lunedì davanti ai media il presidente dimissionario del Centro, Gerhard Pfister, specificando che le candidature dovranno pervenire al gruppo parlamentare alle Camere federali per il tramite delle sezioni cantonali del partito.
Il 21 di febbraio, ha aggiunto il capogruppo sotto il «cupolone», Philipp Matthias Bregy, i deputati in parlamento deciderà quali e quante persone presentare all'Assemblea federale.
La commissione deve approvare
Prima di questo appuntamento, i candidati verranno vagliati da una Commissione Cerca, composta di vari esponenti del partito – vi figurano per esempio il «senatore» Pirmin Bischof e la consigliera agli Stati Isabelle Chassot – e sottoposti a un controllo di sicurezza da parte di un ex giudice federale, ha sottolineato Pfister (che ne sarà presidente con Bregy suo vice), aggiungendo che una simile prassi dovrebbe essere impiegata da tutti i partiti.
Pfister si è detto convinto che ci siano numerose persone qualificate per prendere il posto della consigliera federale vallesana dimissionaria. Quanto a coloro che hanno già gettato la spugna, il consigliere nazionale di Zugo ha fatto notare che si tratta di politici il cui nome è stato fatto dai media, ma che ciò non significa che non ci siano persone interessate (come, per esempio, il vallesano Christoph Darbellay, n.d.r).
Aperti a tutte le candidature
Interrogato circa la provenienza del futuro consigliere/a federale, Pfister ha risposto che sono bene accette tutte le candidature a prescindere dall'appartenenza linguistica. Potrebbe anche essere possibile avere un Consiglio federale con due ticinesi, ha aggiunto.
In merito alle qualità del candidato/a, Pfister ha puntualizzato – esprimendosi a titolo personale – che un aspirante ministro deve essere prima di tutto una persona capace di lavorare in squadra, in maniera collegiale, e disporre di qualità dirigenziali per guidare un dipartimento.