Dopo 37 anni alla RTS Il giornalista Massimo Lorenzi andrà in pensione a inizio 2026

mp, ats

5.11.2024 - 17:32

Massimo Lorenzi è una figura molto nota della RTS (foto d'archivio)
Massimo Lorenzi è una figura molto nota della RTS (foto d'archivio)
Keystone

Figura molta nota del piccolo schermo della Romandia, il ginevrino Massimo Lorenzi andrà in pensione nella prima metà del 2026, dopo 37 anni alla RTS.

Caporedattore dello Sport dal 2010, il giornalista ha in precedenza presentato il telegiornale e prodotto diversi magazine.

Massimo Lorenzi lascerà l'incarico dopo le Olimpiadi invernali del 2026, che si terranno in Italia, suo Paese d'origine, ha indicato oggi la radiotelevisione romanda RTS. Il processo di reclutamento del suo successore verrà avviato la prossima primavera, in vista di una nomina nell'estate del 2025.

Nato nel 1961, Massimo Lorenzi ha studiato scienze politiche all'Università di Ginevra e ha iniziato la sua carriera giornalistica nel 1986 al quotidiano «La Suisse». Tre anni dopo è entrato a far parte dell'allora Télévision Suisse Romande (TSR), dove si è fatto rapidamente un nome all'antenna, ha precisato la RTS. La sua fama è cresciuta quando ha presentato il Telegiornale, l'equivalente dell'attuale 19h30, dal 1993 al 1998.

Da Vancouver allo Sport

Nel 1999, dopo dieci anni di lavoro all'informazione, il giornalista è passato al magazine socio-culturale «Viva». Nel 2001 ha lanciato la trasmissione di società «Autrement dit», seguita dal magazine culturale «La tête ailleurs» nel 2004, e ha lavorato al programma «Passe-moi les jumelles». Dopo essersi occupato della formazione degli stagisti, è tornato all'antenna come co-produttore e co-presentatore di «Infrarouge».

È poi passato allo Sport per coordinare Euro 2008, il campionato europeo di calcio disputatosi in Svizzera e in Austria nel 2008, diventando responsabile della redazione a partire dalle Olimpiadi di Vancouver del 2010. Questo «fervente difensore del servizio pubblico» è ancora capo dipartimento, dopo aver realizzato la fusione delle redazioni sportive di televisione, radio e digitale dell'attuale RTS.

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