Referendum Riforma fiscale e finanziamento dell'AVS: domande e risposte

di Anna Kappeler

13.5.2019

L'approvazione della riforma fiscale e del finanziamento dell'AVS dovrebbe permettere di risolvere due problemi in una sola volta.
L'approvazione della riforma fiscale e del finanziamento dell'AVS dovrebbe permettere di risolvere due problemi in una sola volta.
Keystone/Gaetan Bally

Mentre i sostenitori dell'approvazione della riforma fiscale e del finanziamento dell'AVS parlano di un ottimo compromesso, gli oppositori denunciano un grave mercanteggiamento. «Bluewin» spiega i punti principali del progetto.

Cosa c'è in ballo il 19 maggio?

Secondo il Parlamento e il Consiglio federale, in gioco ci sono due questioni fondamentali per la Svizzera: il mantenimento di un sistema fiscale competitivo e la garanzia di buone rendite AVS. La legge federale relativa alla riforma fiscale e al finanziamento dell'AVS (RFFA) si propone di fornire risposte efficaci alle due questioni. L'architettura fiscale deve essere rivista, poiché la Svizzera è chiamata a conformarsi alle direttive dell'Unione europea e dell'OCSE. La riforma punta ad eliminare le agevolazioni speciali concesse alle imprese, preservando al contempo l'attrattiva della piazza economica svizzera tramite l'introduzione di nuove deduzioni fiscali. Per quanto riguarda l'AVS, essa necessita di una ristrutturazione finanziaria, poiché il peso del numero crescente di pensionati ha portato il sistema ad una situzione critica.

Perché due questioni così diverse sono state unificate?

Dal punto di vista contenutistico, i due progetti non hanno in realtà nulla in comune. Tuttavia, dal momento che essi sono già stati oggetto di votazioni singole, i consiglieri di Stato hanno deciso di unificarli. Proprio per questo la RFFA è considerata - a seconda dei punti di vista - come un mercanteggiamento o un buon compromesso.

Qual è l'obiettivo concreto del progetto?

L'idea è semplice: i responsabili politici, dopo il doppio «no» espresso dalla popolazione, hanno ritenuto che i due progetti di riforma non sarebbero stati approvati se privi di una compensazione sociale. Così, dal momento che, con la nuova legge, le imprese avrebbero di fatto due miliardi di franchi in meno da pagare in termini di imposte, il Consiglio federale aveva deciso di aumentare le sovvenzioni alle famiglie. A titolo, appunto, di compensazione. L'idea è stata tuttavia bocciata dal Parlamento, che ha domandato piuttosto di sostenere l'AVS con due miliardi supplementari. Una quota pari a 800 milioni di franchi sarà versata dalla Confederazione; il resto sarà finanziato dalle imprese e dagli assicurati.

Il nuovo progetto fiscale riproduce così la struttura della riforma dell'imposizione delle imprese III, che è stata oggetto di una bocciatura referendaria. Tuttavia, sono state fatte alcune concessioni ai vincitori: i Cantoni sono chiamati ad esempio a utilizzare parte dei propri fondi federali per colmare le perdite di città e comuni.

Chi è favorevole?

Il Consiglio federale, il Parlamento e i principali partiti politici (PS, PLR e PDC) sostengono la riforma. Anche le associazioni professionali sono favorevoli, mentre l'Unione sindacale ha deciso di lasciare libertà di voto.

Quali sono gli argomenti dei sostenitori?

Secondo i favorevoli alla riforma, quest'ultima rappresenta una soluzione equilibrata. Il progetto permetterebbe infatti di fornire con un unico atto la soluzione a due problemi urgenti. La parte riguardante la fiscalità creerebbe un sistema concorrenziale e al contempo in linea con le norme internazionali, il che assicurerebbe la prosperità di tutti. L'AVS, inoltre, otterrebbe, per la prima volta dopo 40 anni, il sostegno finanziario di cui ha tanto bisogno.

Chi è contrario?

I Verdi sono contrari al progetto, mentre l'UDC ha deciso di lasciare libertà di voto. Il referendum contro la norma è stato invece lanciato da due comitati: uno di sinistra e uno borghese.

Quali sono gli argomenti dei contrari?

Gli oppositori di sinistra puntano il dito in particolare contro la riforma fiscale. Secondo loro, il progetto di legge comporterebbe un enorme regalo alle grandi imprese: miliardi che peserebbero sulle spalle della popolazione. Le critiche da destra si concentrano invece sulla previdenza, poiché la norma non garantirebbe le riforme di cui l'AVS ha bisogno. Secondo il loro punto di vista, il problema demografico, infatti, non sarebbe risolto ma semplicemente procrastinato. Lo stesso Alain Berset (PS), sostenitore del progetto e capo del Dipartimento federale dell'interno, ha ammesso in una recente intervista al «Tages-Anzeiger» che, pur con la RFFA, l'innalzamento dell'età pensionabile a 65 anni per le donne non sarebbe escluso. Il fatto merita di essere sottolineato, dal momento che finora si era trattato di un punto fermo per il PS. Inoltre, ha suscitato critiche il fatto stesso di aver unificato i due temi.

Che succede se vincono i «no»?

Potrebbero esserci delle conseguenze. Concretamente, la Svizzera potrebbe essere inserita nella lista nera dell'Unione europea per non aver abolito lo statuto fiscale speciale delle imprese, non ben visto a livello internazionale. Per quanto riguarda l'AVS, il progetto AVS 21 - già lanciato - punta ad una stabilizzazione del sistema e a togliere la previdenza per la vecchiaia dalla situazione critica in cui versa.

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