Votazioni federali Verso una chiarissimo «sì» alla Legge sull'energia

fc, ats

9.6.2024 - 12:50

Si va verso una chiara approvazione della legge sull'energia
Si va verso una chiara approvazione della legge sull'energia
Keystone

È destinata a essere accettata con percentuali quasi «bulgare» la Legge federale su un approvvigionamento elettrico sicuro con le energie rinnovabili. Nei cantoni che hanno già fornito proiezioni o risultati parziali il «sì» si avvicina o supera il 70%.

Le proiezioni danno nel canton Zurigo una percentuale pari ai 72,5%, a Lucerna del 67%. A Ginevra, in base ai dati del voto per corrispondenza – che corrisponde al 90% della partecipazione -, i favorevoli sono il 75,2%.

Uno degli obiettivi della legge sottoposta oggi al voto è rafforzare la sicurezza dell'approvvigionamento durante la stagione invernale: entro il 2040 bisognerà aumentare la produzione di corrente da rinnovabili di almeno sei Terawattora (TWh). Di questi, almeno due TWh dovranno essere disponibili in modo affidabile (leggi: idroelettrico).

Più in generale, 35 TWh di elettricità dovranno essere prodotti nel 2035 utilizzando energie rinnovabili – l'energia idroelettrica esclusa – e 45 TWh nel 2050. Le esigenze per l'idroelettrico sono fissate a 37,9 TWh e 39,2 TWh.

Per riuscirci il Parlamento ha deciso che i grandi impianti idroelettrici, fotovoltaici, eolici e di pompaggio-turbinaggio potranno essere costruiti più facilmente. Essendo ora dichiarati di interesse nazionale, avranno, a determinate condizioni, la priorità sulla tutela della natura e del paesaggio. Se gli obiettivi non verranno raggiunti, anche gli impianti più piccoli potranno ottenere gli stessi privilegi.

Tutela della natura

Non potranno tuttavia essere realizzate nuove infrastrutture nei biotopi di importanza nazionale o nelle riserve di uccelli acquatici e migratori, ad eccezione dei nuovi margini proglaciali e delle pianure alluvionali alpine.

Come noto, sono previsti anche una quindicina di progetti di centrali idroelettriche, peraltro già definiti da una tavola rotonda. Fra di loro figura l'innalzamento della diga del Lago del Sambuco in Valmaggia con l'annesso l'ampliamento della centrale di Peccia. Durante le discussioni il Parlamento ha anche aggiunto l'impianto Chlus, in Prettigovia (GR).

Pannelli e deflussi residuali

Per quanto attiene al fotovoltaico, il Parlamento ha rinunciato all'obbligo generalizzato di installare pannelli sui tetti o le facciate. Inizialmente il Nazionale voleva un obbligo generale (ossia tutti i nuovi edifici che si prestano e quelli che subiscono ristrutturazioni importanti), ma vista l'opposizione degli Stati ha però deciso di limitare tale vincolo agli immobili nuovi che hanno una superficie al suolo superiore a 300 metri quadrati.

Per quanto riguarda i deflussi minimi, le Camere hanno deciso che l'allentamento delle prescrizioni in materia di deflusso residuale per le centrali idroelettriche vale sarà possibile solo in caso di penuria.

fc, ats