Crisi politica «L'integrità del processo elettorale a Ginevra è garantita»

ATS

13.5.2019 - 18:19

Il presidente del Consiglio di Stato ginevrino Antonio Hodgers in conferenza stampa.
Il presidente del Consiglio di Stato ginevrino Antonio Hodgers in conferenza stampa.
Source: Keystone/ALAIN GROSCLAUDE

«L'integrità del processo elettorale è garantita». Lo ha affermato il presidente del Consiglio di Stato ginevrino Antonio Hodgers, prendendo posizione sul presunto caso di frode elettorale che sta scuotendo il Cantone.

Secondo la procura infatti non vi è alcuna prova, né traccia di corruzione.

Il governo ha comprensibilmente accolto con sollievo le parole del procuratore generale Olivier Jornot, espressosi davanti ai media poche ore prima. A suo dire, perlomeno allo stato attuale delle indagini, non vi sono indizi riguardo a votazioni passate viziate da interventi volontari fraudolenti e nemmeno sono emersi rischi in questo senso per lo scrutinio che si terrà il prossimo week-end.

Hodgers ha sottolineato che già giovedì sera, giorno in cui il governo era stato informato dell'inchiesta in corso e una cellula di crisi era stata istituita, aveva annunciato che non vi erano indizi di frode, ma era stato ignorato dai media. Due donne che lavorano presso il Servizio delle votazioni ed elezioni (SVE) cantonale avevano denunciato un collega per un comportamento a loro dire scorretto.

Nathalie Fontanet, responsabile delle finanze, ha aggiunto che ora è il momento di rassicurare la popolazione. «Non vi è alcun pericolo per lo scrutinio in corso», ha detto la ministra. Mauro Poggia, a capo del dipartimento della sicurezza, si è da parte sua detto contento di sapere che la nuova legge sulla polizia non è rimessa in discussione. Questa, nel marzo 2015, era stata sì approvata, ma al fotofinish: per 42 voti al primo conteggio, per 54 al secondo.

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