Una truffa ben ordita Città di Zurigo: un impiegato accusato di corruzione

Silvana Guanziroli

3.4.2019

L’amministrazione municipale nel cuore di Zurigo. Un’inchiesta dimostra che atti di corruzione possono verificarsi anche all’interno dell’amministrazione municipale di Zurigo.
L’amministrazione municipale nel cuore di Zurigo. Un’inchiesta dimostra che atti di corruzione possono verificarsi anche all’interno dell’amministrazione municipale di Zurigo.
Keystone

Sull’ex responsabile delle installazioni tecniche edili del servizio di gestione immobiliare della città di Zurigo pendono gravi imputazioni. L’uomo è infatti accusato di aver accettato mazzette e di aver favorito alcune imprese nel corso di appalti. L’italiano comparirà giovedì in tribunale.

L’imputato 39enne ha già riconosciuto le infrazioni penali che gli vengono addebitate. Il processo davanti al tribunale distrettuale di Zurigo si svolge dunque con procedura semplificata. Nel dettaglio, si tratta di almeno 20 casi nei quali l’uomo ha emesso false fatture e intascato lui stesso cospicue somme di denaro. Il primo caso che le autorità penali hanno potuto provare risale al 2014.

La vicenda del tecnico edile mostra chiaramente come l’uomo abbia sfruttato la propria posizione di funzionario per arricchirsi illegalmente. Ha infatti proposto una serie di lavori al gestore di una SARL zurighese di installazioni tecniche specializzate nel settore sanitario: l’impresa avrebbe dovuto sovrafatturare e “gonfiare” la prestazione fornita e il denaro così guadagnato sarebbe stato quindi suddiviso tra loro.

Il servizio immobiliare di Zurigo fa parte del dipartimento edile della città di Zurigo. È diretto da André Odermatt (PS, a sinistra).
Il servizio immobiliare di Zurigo fa parte del dipartimento edile della città di Zurigo. È diretto da André Odermatt (PS, a sinistra).
Keystone

Il gestore ha accettato e indirizzato al comune undici false fatture per un ammontare totale di 18’000 franchi. Solo da queste transazioni il responsabile delle installazioni tecniche edili ha potuto intascare 2'300 franchi.

Il tribunale è convinto che all’epoca, l’uomo operasse in tutta sicurezza. Così, nel suo atto d’accusa che «Bluewin» si è procurato, l’autorità scrive: «Per i suoi ordini e l’approvazione delle sue fatture, l’accusato disponeva di una competenza finanziaria di 2'000 franchi, somma limite entro la quale poteva approvare le fatture e procedere al loro pagamento indipendentemente e senza supervisione supplementare del suo superiore.»

Nel municipio di Zurigo, nessuno aveva notato che ci fosse un problema con le fatture. Non sospettando nulla, l’organo municipale preposto ai pagamenti ha versato gli importi gonfiati alla società.

Gestori presi di mira e incoraggiati

Ma il responsabile delle installazioni tecniche degli edifici non si è accontentato di questo. Nelle settimane seguenti, ha contattato i dirigenti di diverse società che collaboravano con il servizio immobiliare di Zurigo. La pesca si è rivelata fruttuosa con il proprietario di un’impresa di pulizie, anche lui disposto ad accettare la truffa. Sono state così emesse almeno cinque nuove fatture falsificate, per un importo totale di 8'000 franchi, di cui 2'200 franchi sono finiti direttamente nel portafogli dell’italiano.

L’accusato ha perseverato nel suo comportamento corrotto. Ha ammesso che il gestore della società sanitaria e il proprietario dell’impresa di pulizia gli hanno versato somme supplementari per assicurarsi di ricevere ancora in futuro ordini dal Municipio. Queste attenzioni – che comprendevano anche servizi di pulizia gratuiti al domicilio privato dell’imputato – si aggirano attorno ai 4'000 franchi.

Per circa due anni il tecnico edile ha potuto portare avanti il suo comportamento criminale senza essere indagato, in pieno stile mafioso. Ma, alla fine, nel marzo 2017 è stato ammanettato.

Fatti segnalati da un caposquadra

Il reato è venuto a galla a causa della cupidigia dell’accusato. Un caposquadra di un’impresa di pittura e il proprietario di un’impresa di intonacatura hanno rifiutato decisamente la sua offerta immorale – e segnalato il caso.

Il tribunale di Zurigo ha accusato il responsabile delle installazioni tecniche edili di aver accettato mazzette, di truffa e falsificazione di documenti nell’esercizio delle sue funzioni, oltre che di corruzione. Inoltre, i magistrati hanno fatto sequestrare i beni personali dell’uomo, per una somma che supera i 31’000 franchi.

L’autorità richiede la condanna dell’imputato a una pena pecuniaria di 24'000 franchi e a una multa di 2'000 franchi. È stato richiesto anche che l’imputato versi al municipio un’indennità di 9'000 franchi, oltre a 8'000 franchi di danni-interessi.

L’uomo è stato rimosso dal suo incarico di responsabile delle installazioni tecniche edili del Municipio di Zurigo. Anche i suoi due complici devono comparire davanti a un tribunale, nell’ambito di altri procedimenti penali.

La redattrice di «Bluewin» Silvana Guanziroli è esperta di cronaca giudiziaria e accreditata presso i tribunali di Zurigo. Nella sua serie «Guanziroli in tribunale», scrive sui processi più appassionanti, tratta fatti criminali poco ordinari e si interroga sul ruolo della giustizia insieme ad alcuni esperti. Silvana Guanziroli lavora come giornalista da più di 20 anni e ha studiato alla scuola di polizia della polizia cantonale di Zurigo. silvana.guanziroli@swisscom.com
La redattrice di «Bluewin» Silvana Guanziroli è esperta di cronaca giudiziaria e accreditata presso i tribunali di Zurigo. Nella sua serie «Guanziroli in tribunale», scrive sui processi più appassionanti, tratta fatti criminali poco ordinari e si interroga sul ruolo della giustizia insieme ad alcuni esperti. Silvana Guanziroli lavora come giornalista da più di 20 anni e ha studiato alla scuola di polizia della polizia cantonale di Zurigo. silvana.guanziroli@swisscom.com

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