BernaPer il Governo l'iniziativa per lo stop all'importazione di foie gras va respinta
cp, ats
20.11.2024 - 15:16
Vietare l'importazione di foie gras sarebbe contrario agli impegni internazionali della Svizzera. Per questo il Consiglio federale raccomanda di respingere, senza controprogetto, l'iniziativa popolare che vuole vietare l'importazione di questo prelibato alimento.
20.11.2024, 15:16
20.11.2024, 15:44
SDA
Tuttavia, alla luce delle preoccupazioni per il benessere animale espresse dal comitato promotore della modifica costituzionale, il Governo non chiude la porta in faccia ai promotori dell'iniziativa «Sì al divieto di importazione di foie gras».
Mediante una modifica di ordinanza, ha spiegato oggi davanti ai media la consigliera federale Elisabeth Baume-Schneider, vogliamo infatti introdurre un obbligo di dichiarazione per i prodotti ottenuti con l'alimentazione forzata - una pratica vietata in Svizzera da oltre 40 anni - al fine di creare trasparenza nei confronti dei consumatori.
Quest'ultimi dovrebbero avere la possibilità di riconoscere come è stato realizzato il prodotto e questa trasparenza può aiutare a sensibilizzarli.
Secondo la «ministra» dell'interno, si tratta di una soluzione pragmatica e rapida, poiché un'etichettatura in cui si specifica il metodo di allevamento degli animali potrebbe entrare in vigore già l'anno prossimo.
Tra l'altro, questa soluzione ci consentirebbe di rispettare i nostri obblighi internazionali, ha specificato la consigliera federale giurassiana, citando l'Accordo generale sulle tariffe doganali e il commercio dell'Organizzazione mondiale del commercio o l'Accordo di libero scambio con l'UE.
Il divieto puro ci «esporrebbe a possibili ritorsioni»
Un divieto puro e semplice non solo renderebbe impossibile il consumo di foie gras in Svizzera, limitando così la libertà di scelta dei consumatori, ma ci «esporrebbe a possibili ritorsioni», ha messo in guardia Baume-Schneider.
Oltre alla soluzione escogitata dal Governo in relazione all'iniziativa popolare sul foie gras, il Consiglio federale intende introdurre ulteriori obblighi. In futuro, ad esempio, sarà obbligatorio dichiarare se i prodotti sono stati ottenuti senza anestetizzare o stordire gli animali, come può accadere nel caso delle cosce di rana.