Una prima storica Cambiamenti climatici: la Cedu condanna la Svizzera 

mp

9.4.2024 - 11:54

La Corte europea dei diritti dell'uomo (Cedu) ha condannato la Svizzera per violazione dei diritti umani in ambito ambientale. Ha dato così ragione all'associazione «Anziane per il Clima» che aveva presentato un ricorso denunciando quella che considera l'inazione della Confederazione di fronte ai cambiamenti climatici.

La giudice Siofra O'Leary della Corte europea dei diritti dell'uomo (CEDU) parla in aula durante la sentenza di un caso contro diversi paesi europei accusati di inazione climatica, presso la Corte europea dei diritti dell'uomo (CEDU), a Strasburgo, Francia, 09 aprile 2024
La giudice Siofra O'Leary della Corte europea dei diritti dell'uomo (CEDU) parla in aula durante la sentenza di un caso contro diversi paesi europei accusati di inazione climatica, presso la Corte europea dei diritti dell'uomo (CEDU), a Strasburgo, Francia, 09 aprile 2024
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È la prima volta che la Cedu, che applica la Convenzione europea dei diritti dell'uomo, condanna uno Stato per mancanza di iniziative contro il cambiamento del clima, legando la tutela dei diritti umani al rispetto degli obblighi ambientali.

La Cedu ha condannato la Svizzera per aver violato segnatamente l'articolo 8 della Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo, ovvero il diritto al rispetto della vita privata e familiare, in quanto non ha preso sufficienti misure per mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici.

Strasburgo ha per contro respinto il ricorso, giudicandolo irricevibile, inoltrato dall'ex sindaco ecologista di Grande-Synthe (Nord della Francia), Damien Carême, che chiedeva di condannare il governo francese per inazione climatica.

E contemporaneamente la Cedu è arrivata alla stessa conclusione per il caso dei giovani portoghesi contro il loro stato e altri 31 paesi, tra cui l'Italia.

Per quanto riguarda il caso francese, Carême non è stato riconosciuto come vittima, ha dichiarato la presidente della Cedu, Siofra O'Leary, che ha invece condannato la Confederazione per lo stesso motivo.

Ecco chi sono le «Anziane per il clima»

Giova brevemente ricordare che l’associazione« Anziane per il clima» è stata fondata nell’agosto del 2016. All’inizio contava circa 150 socie, mentre oggi sono oltre 2’500, con un età media di 73 anni.

Le appartenenti all'associazione sono impegnate a salvaguardare i propri diritti fondamentali, in particolare il diritto alla vita e alla salute, considerando che «le anziane appartengono alla fascia di popolazione che risente maggiormente dei crescenti fenomeni di caldo estremo».

mp