Ticino Un antidiabetico per dimagrire, Zanini cerca di evitare la corsa all'acquisto

SwissTXT / red

10.3.2023

Immagine d'illustrazione
Immagine d'illustrazione
KEYSTONE/AP/KIRSTY WIGGLESWORTH

Dagli Stati Uniti arriva la moda del «semaglutide», ma il farmacista cantonale ticinese - preccupato - ne limita la prescrizione ai medici svizzeri. Si vuole evitare una corsa all'acquisto dall'Italia a scapito dei pazienti diabetici.

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10.3.2023

L’ultimo numero dell’Economist dedica la copertina al fenomeno dei nuovi farmaci anti-obesità. Il problema è che queste medicine, contenenti come principio attivo il semaglutide, servono in prima battuta per trattare il diabete di tipo 2, come riporta il sito della RSI.

Il risultato è che da una parte troviamo lo smagrito miliardario Elon Musk e una sfilza di influencer di TikTok che magnificano gli effetti della puntura che fa perdere chili, mentre dall'altra i pazienti che ne hanno bisogno per tenere sotto controllo il glucosio nel loro sangue.

Ma cosa fa effettivamente il semaglutide? Oltre ad aggiustare i livelli di zucchero, induce un senso di sazietà, rallenta lo svuotamento dello stomaco e porta a una significativa perdita di peso corporeo. Tra gli effetti collaterali però vengono citate le avverse reazioni gastrointestinali come nausea, vomito e diarrea, nonché rari casi di pancreatite

Più inquietante il fatto che studi preclinici sui roditori hanno suggerito un aumento del rischio di tumori alla tiroide, per cui sul sito di Swissmedici se ne raccomanda «un’attenta analisi del rischio-beneficio» per uno specifico gruppo di pazienti.

I timori di una corsa alle farmacie ticinesi

Che la moda del semaglutide, scoppiata negli Stati Uniti, stia debordando in Europa è più che un timore. Tanto da spingere il farmacista cantonale Giovanni Maria Zanini a inviare mercoledì ai colleghi un’email con cui raccomanda che «la dispensazione di semaglutide (Ozempic) in tutte le forme e presentazioni può essere effettuata esclusivamente previa presentazione di una ricetta rilasciata da un medico svizzero».

La preoccupazione che il medicamento Ozempic (nella versione iniettabile del principio attivo) diventi presto merce rara è stato espresso pochi giorni fa dall’Agenzia italiana del farmaco (AIFA) che, in un comunicato volto a sensibilizzare i medici, afferma che le carenze nelle scorte dureranno per tutto il 2023.

Da qui la reazione di Zanini che parla di «un approvvigionamento in Ticino già problematico». La volontà è quella di spegnere sul nascere un possibile turismo del semaglutide dalla Lombardia alle farmacie ticinesi. Oltre alla necessità di una ricetta medica, il farmacista cantonale non esclude ulteriori limitazioni, «ad esempio il divieto di prescrizioni per indicazioni non omologate».

Al momento, comunque, un medico svizzero può continuare a prescrivere il farmaco come anti-obesità. Alla RSI Zanini sottolinea questo aspetto: «È una prima reazione per evitare che le richieste dal nord Italia prosciughino le scorte e che i nostri pazienti diabetici restino senza».

Gli Stati Uniti hanno aperto la porta

In Svizzera, come si legge nell’omologazione di Swissmedic, la soluzione iniettabile Ozempic viene «utilizzata per il trattamento di adulti affetti da diabete mellito di tipo 2 non adeguatamente controllato in aggiunta alla dieta e all’esercizio fisico».

Negli Stati Uniti la Food and Drug Administration ha invece dato il nullaosta al farmaco anche contro l’obesità e la stessa Agenzia europea del farmaco (EMA) ha pure approvato un suo utilizzo contro il grasso in eccesso.

Anche se in Italia il costo dell’Ozempic viene pagato solo ai pazienti diabetici di tipo 2, non mancano le reazioni favorevoli al suo utilizzo allargato, come quella di Luca Busetto, professore di medicina interna e presidente della Società italiana dell’obesità che su Repubblica afferma che il «semaglutide è un farmaco molto utile . I test hanno dimostrato che i benefici superano i rischi. Ma le scorte sono insufficienti».

Il dottor Fumagalli scettico sulla «Lifestyle drug»

Ma per dimagrire esistono naturalmente altre strade, non farmacologiche, come le diete oppure l’agopuntura con cui in Ticino il dottor Massimo Fumagalli ha curato in vent’anni oltre 12'000 pazienti (tra cui un consigliere di Stato dimezzato nelle forme).

Interpellato dalla RSI, il medico sottolinea, in merito al medicamento, «non c’è nulla sugli effetti collaterali a lungo termine, non c’è niente sull’induzione di nuove malattie. È probabile che questi medicamenti, come sostiene qualcuno, diventeranno una specie di ‹lifestyle drug›, che tutti continueranno a iniettarsi. Come per il colesterolo alto prendi le statine, così se hai la ciccia prendi l’Ozempic».