Reazioni Tagli al CdT, i sindacati: «Disumani e anti sociali»

SwissTXT / pab

23.5.2019

Immagine d'illustrazione 
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Ti-Press

Comunicazioni con raccomandate brevi manu o addirittura telefoniche, due giorni per accettare le condizioni di disdetta, un piano sociale indecente, la violazione del codice dei giornalisti e il licenziamento di persone vulnerabili.

Per l'Associazione ticinese dei giornalisti (ATG) e i sindacati dei media syndicom e impressum i tagli comunicati giovedì dal Centro Stampa Ticino, l’editore del Corriere del Ticino, sono «disumani, oltre che anti sociali», come riferitoci dal presidente dell’ATG Roberto Porta.

Tra le 7 persone licenziate e le due pre-pensionate ci sono due mamme con bambini piccoli, un padre di famiglia con tre figli e due persone con problemi di salute.

Violata la dichiarazione dei diritti e i doveri

«La dichiarazione dei diritti e i doveri dei giornalisti è stata violata – ha rincarato Porta ai microfoni RSI –, considerato che questa prevede una consultazione della redazione prima di imporre misure di questo tipo, e non è stato fatto. Inoltre con il termine di due giorni per accettare le condizioni di disdetta non si può che parlare di ricatto», conclude il presidente ATG.

Alla luce di queste considerazioni i tre sindacati chiedono chiedono al Centro Stampa Ticino di posticipare i licenziamenti e di valutare insieme alla redazione nuove possibilità di finanziamento o alternative ai licenziamenti.

A questo proposito ATG e syndicom incontreranno venerdì mattina i vertici del Centro Stampa Ticino.

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