Pompieri al lavoro per frenare la fuga di acido solforico da una ditta di Sant'Antonino.
L'acido si è riversato in un ruscello provocando una moria di pesci
È anche sconsigliato far bere l'acqua ad altri animali in zona Cadenazzo
È stata aperta un'inchiesta per capire le cause dell'accaduto.
Il tombino da dove è partita la fuga di acido solforico avvenuta dalla ditta Gnosis di St. Antonino.
Acido in un ruscello causa una moria di pesci
Pompieri al lavoro per frenare la fuga di acido solforico da una ditta di Sant'Antonino.
L'acido si è riversato in un ruscello provocando una moria di pesci
È anche sconsigliato far bere l'acqua ad altri animali in zona Cadenazzo
È stata aperta un'inchiesta per capire le cause dell'accaduto.
Il tombino da dove è partita la fuga di acido solforico avvenuta dalla ditta Gnosis di St. Antonino.
Mercoledì mattina, verso le 11:30, vi è stata una perdita di acido solforico a causa della rottura di un tubo presso un'azienda in via Essagra a Sant'Antonino e parte dell'acido dalla vasca di contenimento si è riversato nel vicino ruscello.
Nessuna persona è rimasta ferita, ma la perdita ha causato la moria di pesci nel corso d'acqua.
Sul posto, oltre alla Polizia cantonale, si sono recati i pompieri di Cadenazzo, i pompieri di Bellinzona e gli uomini dell'ufficio della caccia e della pesca e del nucleo operativo incidenti della Sezione della protezione dell'aria, dell'acqua e del suolo, che si sono occupati del contenimento e della neutralizzazione dell'inquinante.
Le autorità sconsigliano l'utilizzo dell'acqua, per esempio lasciando abbeverare gli animali, dei canali sul Piano di Magadino nel Comune di Cadenazzo. L'inchiesta di polizia dovrà accertare l'esatta dinamica dell'accaduto.