VotazioniTicino, «Sì» all'apertura dei negozi e alla legge tributaria, ecco le principali reazioni
Swisstxt / red
18.6.2023 - 15:04
Aperture dei negozi più flessibili e premi di cassa malati dei figli dedotti dalle tasse (fino a 1.200 franchi). In Ticino i due oggetti in votazione domenica sono stati approvati. La Legge sull’apertura dei negozi ha incassato il 56,8% di sì, mentre la Legge tributaria il 53,3% di favorevoli.
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18.06.2023, 15:04
18.06.2023, 15:18
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Hai fretta? blue News riassume per te:
I votanti ticinesi hanno accettato la Legge sull’apertura dei negozi e la Legge tributaria.
Per la legge sui negozi giubila Speziali, firmatario dell'iniziativa, la Fedecommercio esprime soddisfazione mentre i sindacati sono delusi.
Per la Legge tributaria il PS non è contento, mentre è soddisfatto Il Centro.
In votazione comunale Monteceneri boccia un credito da 2 milioni per delle nuove condotte dell'acquedotto.
Come ricorda la RSI, i commerci ticinesi si vedranno quindi concedere una domenica in più di apertura senza dover richiedere l’autorizzazione (da 3 a 4) e l’apertura fino alle 19 anche nelle feste infrasettimanali non parificate alla domenica (escluso il 1° maggio) e nelle domeniche che precedono il Natale.
La modifica prevede anche l’aumento del numero, attraverso l’ampliamento della superficie massima, dei negozi che hanno diritto alle deroghe di legge previste per le località turistiche la domenica. Il referendum era stato promosso dalla sinistra e sindacati.
Particolarmente raggiante del risultato il presidente del PLR, e firmatario dell'iniziativa, Alessandro Speziali che ha esultato così ai microfoni della RSI: «Evidentemente dopo tutta la mattinata passata presentando la lista al Nazionale e Alex Farinelli per gli Stati, questa ulteriore bella notizia ha dato un bel colpo di mano non solo all’entusiasmo, ma anche alla voglia di lavorare per questo Cantone».
Dal canto suo la Federcommercio ticinese ha parlato di un esito positivo che dimostra «che i cittadini ticinesi hanno fatto una scelta ponderata e lungimirante a favore della flessibilità competitiva e del progresso economico». «Una vittoria per i piccoli commercianti, i consumatori e l’intera economia locale».
Invece la reazione a caldo di Giangiorgio Gargantini, presidente USS Ticino e Moesa, è del segno opposto: «è delusione e preoccupazione per quelle che saranno le condizioni del personale di lavoro alla vendita. (…) Siamo abbastanza sicuri che saremo nuovamente confrontati a nuove e ulteriori domande di apertura e nuove domande di regolamentazione».
Soddisfazione sì, ma ora anche impegno
Anche la modifica alla Legge tributaria è stata contestata dalla sinistra, con il referendum lanciato dal PS: in questo caso, come spiega l'emittente radiotelevisiva, in futuro sarà quindi possibile dedurre dalle imposte i premi di cassa malati dei figli (1'200 franchi a figlio). La misura comporterà minori entrate per Cantone e Comuni di oltre 10 milioni di franchi.
E proprio il capogruppo del PS, Ivo Durisch, ribadisce gli argomenti dei contrari a ridosso dell'esito: «Si è voluta spacciare una misura puramente fiscale per una misura sociale. In realtà la socialità non si fa con la fiscalità. In questo modo si sprecano risorse e i benefici vanno a chi ha i redditi più alti. La socialità si fa con gli aiuti mirati», dice alla RSI.
Mentre la soddisfazione dei favorevoli si rispecchia nelle parole di Maurizio Augustoni, capogruppo del Centro: «Mi sembra un risultato tutto sommato solido che conferma che la popolazione cantonale chiedeva anche in questo momento di difficoltà un piccolo sostegno sotto forma di questa deduzione fiscale che andrà principalmente a favorire le famiglie del ceto medio», si rivolge ai microfoni dell'emittente di Comano.
Soddisfazione sì, ma ora anche impegno, «perché non è questo sgravio fiscale che risolverà l’annoso problema dei premi di cassa malati».
Monteceneri boccia credito per delle nuove condotte
Nel comune di Monteceneri, dove si votava su un credito di poco superiore ai due milioni di franchi per il rinnovo e l’estensione delle condotte dell’acqua potabile sulla strada cantonale, hanno vinto i referendisti e il credito è quindi bocciato. I voti contrari al credito sono stati 731, mentre il sì ne ha raccolti 612.