Locarno Rissa in rotonda, il 26enne srilankese passa da vittima a imputato

SwissTXT / red

30.5.2023 - 18:46

La rotonda di Locarno
La rotonda di Locarno
archivio Ti-Press

Rinviato a giudizio il 26enne srilankese che venne picchiato alla rotonda di Locarno: è accusato di duplice tentato omicidio.

30.5.2023 - 18:46

Il procuratore pubblico Pablo Fäh ha rinviato a giudizio il 26enne srilankese che, nella notte tra il 7 e l’8 ottobre, venne picchiato da un gruppo di giovani nella rotonda di Locarno.

Negli istanti precedenti, contro due di loro avrebbe infatti sferrato delle coltellate. Un fendente a testa, dall’alto verso il basso, partito mirando alla zona vitale del volto e del collo. Colpi che entrambi sarebbero fortunatamente riusciti a schivare, per poi costringere il richiedente l’asilo (con l’aiuto degli altri) a fuggire all’interno della rotonda.

Il 26enne, difeso da Felicita Soldati, nega ogni addebito. Contesta anche l’esistenza stessa del coltello, che gli inquirenti non hanno mai trovato. Le immagini della videosorveglianza, però, non lascerebbero dubbi. Così almeno ritiene Fäh, che in via principale ha promosso l’accusa di ripetuto tentato omicidio intenzionale.

Ipotesi a cui si somma quella di rissa, per quanto verificatosi successivamente nel sottopassaggio e nella rotonda, dove l’imputato avrebbe più volte cercato lo scontro (con il lancio di sassi, e sempre munito di coltello).

Il 26enne riportò alla fine la frattura di una costola, e dopo le cure necessarie si rese irreperibile. La polizia lo arrestò il 28 novembre, nel Canton Lucerna, mentre stava dando di nuovo in escandescenza. Da allora è dietro le sbarre, e agli inizi di aprile ha cominciato a espiare anticipatamente la pena. Rischia fino a cinque anni.

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