Il tentativo di dialogo tra la manifestante che si è "barricata" sul tetto dell'Ex Macello e le forze di Polizia.
La giovane è stata raggiunta attorno alle 12.30 con la scala dei pompieri.
Nella foto, la municipale di Lugano Cristina Zanini Barzaghi mentre chiede di poter superare il blocco della Polizia Cantonale in Viale Cassarate.
Gli autogestiti hanno lanciato un appello a rioccupare l'ex Macello con lo slogan: «Il Molino non si tocca, ce lo riprendiamo con la lotta».
Già per questa sera è stata convocata un'assemblea pubblica.
Alle 15:00, sul posto sono arrivati i primi agenti di polizia in tenuta anti sommossa.
Gli agenti hanno presidiato gli accessi agli stabili e alle macerie isolando la quindicina di autonomi che sarebbero dentro.
Alcune persone sono salite sul tetto di uno degli edifici.
Le forze dell'ordine hanno tentato di far scendere le persone salite sul tetto dello stabile.
Lungo viale Cassarate si è formato un piccolo corteo. «Non ci facciamo intimorire, il Molino vive», lo slogan esposto dai partecipanti.
Fuochi d'artificio sul tetto dell' ex macello di Lugano
Scontro verbale tra le forze dell'ordine e i manifestanti.
Gli autogestiti mentre manifestano in serata davanti all'entrata della struttura.
Gli autogestiti tornano all'ex Macello, arriva anche la polizia
Il tentativo di dialogo tra la manifestante che si è "barricata" sul tetto dell'Ex Macello e le forze di Polizia.
La giovane è stata raggiunta attorno alle 12.30 con la scala dei pompieri.
Nella foto, la municipale di Lugano Cristina Zanini Barzaghi mentre chiede di poter superare il blocco della Polizia Cantonale in Viale Cassarate.
Gli autogestiti hanno lanciato un appello a rioccupare l'ex Macello con lo slogan: «Il Molino non si tocca, ce lo riprendiamo con la lotta».
Già per questa sera è stata convocata un'assemblea pubblica.
Alle 15:00, sul posto sono arrivati i primi agenti di polizia in tenuta anti sommossa.
Gli agenti hanno presidiato gli accessi agli stabili e alle macerie isolando la quindicina di autonomi che sarebbero dentro.
Alcune persone sono salite sul tetto di uno degli edifici.
Le forze dell'ordine hanno tentato di far scendere le persone salite sul tetto dello stabile.
Lungo viale Cassarate si è formato un piccolo corteo. «Non ci facciamo intimorire, il Molino vive», lo slogan esposto dai partecipanti.
Fuochi d'artificio sul tetto dell' ex macello di Lugano
Scontro verbale tra le forze dell'ordine e i manifestanti.
Gli autogestiti mentre manifestano in serata davanti all'entrata della struttura.
Dopo un mercoledì pomeriggio di tensione, ma senza disordini, verso le 20 la situazione è degenerata all'ex Macello di Lugano, dove gli autogestiti erano tornati per rioccupare gli spazi a distanza di sette mesi dalla demolizione.
Come riportato dalla RSI, gli agenti in tenuta anti-sommossa hanno iniziato in serata ad allontare gli autogestiti sparando proiettili di gomma e utilizzando spray al peperoncino. Gli autonomi hanno risposto lanciando bottiglie.
Si è visto uscire del fumo dall’edificio storico.
È arrivata pure un'ambulanza della Croce Verde: da notizie raccolte sul posto sempre dalla RSI, un giovane avrebbe avuto bisogno di cure mediche dopo aver ricevuto lo spray al peperoncino sul volto da distanza ravvicinata. Un'altra persona, una donna, sarebbe rimasta ferita a seguito di una spinta.
Il cordone degli agenti è avanzato nel tentativo di allontanare gli autogestiti dalla sede dell'ormai ex centro sociale, ma nel corso della serata le schermaglie si sono fermate.
Il Municipio non intende intervenire, a meno che...
Il Municipio di Lugano ha tenuto una riunione straordinaria. Secondo informazioni della RSI, l'Esecutivo non intende intervenire nel corso della notte per sgomberare i manifestanti che si trovano ancora all’interno dello stabile, a meno che la situazione non cambi. Giovedì mattina è prevista una visita concordata con il vicesindaco Roberto Badaracco.