Ticino È morto l'architetto Aurelio Galfetti

Swisstxt

6.12.2021 - 09:56

L'architetto Aurelio Galfetti con alcuni studenti dell'Accademia
L'architetto Aurelio Galfetti con alcuni studenti dell'Accademia
Archivio Ti-Press

E' morto a Bellinzona il celebre architetto Aurelio Galfetti. Classe 1936, esponente della «Scuola ticinese», è stato co-fondatore dell'Accademia di architettura di Mendrisio

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Cresciuto a Biasca dove era nato nel 1936, nel 1960 aveva conseguito la laurea al Politecnico federale di Zurigo con il professor Paul Waltenspuehl. La notizia della scomparsa è stata confermata alla RSI dalla famiglia.

Tra il 1962 e il 1980 ha collaborato con gli architetti della cosiddetta «scuola ticinese»: Botta, Gianola, Ruchat, Snozzi, Tami, Truempy e Vacchini.

Con Botta fonda l'accademia d'architettura di Mendrisio

Alla sua attività di architetto, dal 1984 affianca l'impegno didattico. Insegna in qualità di professore invitato al Politecnico Federale di Losanna e all'UP8 di Parigi; nel 1996, insieme a Mario Botta fonda l'Accademia di Architettura di Mendrisio, nella quale ha ricoperto il ruolo di direttore e di responsabile per il ciclo Master per l'Architettura del Territorio.

Fra le sue opere più note in Ticino ricordiamo a Bellinzona il Bagno pubblico, il Palazzo della Posta e il restauro del Castelgrande di Bellinzona, in Svizzera la Torre di Losanna e all’estero la Biblioteca di Chambery, in Savoia, la Torre di Padova, oltre a edifici in Olanda e in Grecia.

Ha vinto molti premi

A Galfetti sono stati dedicati studi e saggi in varie lingue su pubblicazioni e libri di vario genere, oltre a documentari televisivi.

Innumerevoli sono i riconoscimenti nazionali e internazionali che il suo lavoro ha ottenuto nel corso di quasi sessant’anni di carriera, come ricordato a Rete Due da Memorie del Presente. «Uomo timido e schivo - scrive Matteo Bellinelli - ha preferito appartarsi e lavorare in silenzio, convinto che a guidare la mano e il progetto di un architetto debba essere l’etica».

Di lui l’amico Mario Botta ha scritto: «Aurelio Galfetti ha saputo trasformare un mestiere in una vocazione».

Di recente ha pure guidato il team interdisciplinare che ha realizzato il progetto della nuova sede bellinzonese dell'Istituto di ricerca in biomedicina e dell'Îstituto oncologico di ricerca, inaugurato alla fine di novembre.