Trasferimento in Italia Kering sul piede di partenza, persi 300 posti di lavoro

SwissTXT

22.5.2019 - 06:00

La sede di Sant'Antonino
La sede di Sant'Antonino
Ti-Press

Il gruppo francese che detiene il marchio Gucci annuncerà a breve nuovi tagli in Ticino. Via 300 posti di lavoro nei prossimi due anni. 

Le indiscrezioni recenti sono state confermate: il colosso francese Kering, che possiede il marchio Gucci, annuncerà a breve nuovi tagli in Ticino.

La multinazionale del lusso ha ormai iniziato a smantellare e secondo la RSI  l'annuncio è atteso a breve, con l'ufficializzazione della chiusura dell'intero settore della logistica che in Ticino fa capo a Luxury Goods.

Si tratta di un trasferimento in Italia che avverrà per gradi su un lasso di tempo di un paio d'anni. Si parla di circa 300 posti di lavoro, quasi esclusivamente personale frontaliere, su un totale di 800 posti di lavoro in Ticino.

Ripercussioni sulle casse cantonali

I primi ad essere toccati dal provvedimento saranno gli impiegati amministrativi legati alla logistica della sede di Cadempino; già pesantemente coinvolta nel piano di trasferimenti in Italia annunciati lo scorso ottobre, quando erano stati soppressi 150 posti. Dopo Cadempino toccherà anche alle altre sedi, quelle di Sant'Antonino, Bioggio, e Vezia.

La partenza fiscale e l'addio del marchio della moda, finora primo contribuente cantonale, avrebbe conseguenze importanti anche per le casse di Cantone, comuni e Confederazione. In effetti, secondo le stime della trasmissione d’inchiesta «Falò» della RSI, verrebbero a mancare 80 milioni di franchi di gettito fiscale all'anno.

L'inchiesta per evasione fiscale

La decisione di partire fa seguito ad un’inchiesta della procura di Milano a carico del brand del lusso per un'evasione fiscale di 14,5 miliardi di euro, ricorda il sito della RSI. L’indagine, avviata dagli inquirenti nel novembre 2017 e conclusa un anno dopo, è sfociata lo scorso 9 maggio in un accordo col fisco italiano che prevede un pagamento record da 1,25 miliardi di euro.

Secondo l’accusa, il gruppo Kering si è servito della società di diritto elvetico Luxury Goods International (LGI), per far tassare i ricavi in Svizzera invece che in Italia, sebbene le attività principali - cosiddette “a valore aggiunto” - si svolgessero nella penisola.

Kering ha scelto il Ticino come base per la logistica del marchio italiano Gucci, potendo beneficiare di un’aliquota fiscale dell’8%, secondo quanto rivelato da un’inchiesta giornalistica di Mediapart.

Le società create sono due – Luxury Goods International (LGI), con sede a Cadempino, e Luxury Goods Logistics (LGL), con sede a Bioggio – e sul territorio gestiscono almeno 12 stabilimenti, il più imponente a Sant’Antonino, dove lavorano diverse centinaia di persone.

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