COVID-19 Il Governo ticinese prolunga le misure restrittive e potenzia il dispositivo ospedaliero

pab

25.11.2020

Oggi in conferenza stampa non sarà presente Christian Vitta (a sinistra nella foto),  ma ci saranno Norman Gobbi (al centro), presidente del Governo e Raffaele De Rosa (a destra) capo del DSS.
Oggi in conferenza stampa non sarà presente Christian Vitta (a sinistra nella foto),  ma ci saranno Norman Gobbi (al centro), presidente del Governo e Raffaele De Rosa (a destra) capo del DSS.
Ti-Press / archivio

Le misure in vigore in Ticino per combattere la pandemia da COVID-19 sono prolungate fino al 18 dicembre. Lo ha annunciato il Governo in conferenza stampa. Gobbi: «Si deve tenere duro malgrado la stanchezza. Pianificate gli acquisti». De Rosa: «Potenziato di nuovo il dispositivo ospedaliero».

Norman Gobbi ha iniziato la conferenza stampa ricordando la giornata mondiale della lotta contro la violenza sulle donne e ringraziando tutte le associazioni che si occupano del tema.

«Sono passati esattamente nove mesi da quando il Cantone confermava e comunicava il primo caso in assoluto di Covid-19», ha poi detto Gobbi. «La situazione è e rimane seria. Se nei contagi si può notare un certo rallentamento, non possiamo dire la stessa cosa per i ricoveri e i decessi».

«Perciò le misure restrittive, più restrittive che a livello della Confederazione per gli assembramenti e le riunioni, sono state prolungate fino al 18 dicembre. Così come tutte le altre che abbiamo già deciso», ha proseguito Gobbi.

«Buone notizie sui vaccini, ma non ci saranno subito»

«Il messaggio che diamo è chiaro: rimaniamo vigili, non abbassiamo adesso la guardia. Sappiamo che con l’inverno arriveranno tempi più duri anche se adesso non fa ancora così freddo», ha continuato il presidente del governo.

«Anche i diversi annunci dei successi sui vaccini devono essere presi con cautela perché, come ricordato anche dal consigliere federale Alain Berset durante la sua visita di settimana scorsa qui da noi, per una vaccinazione di massa si dovrà attendere almeno la fine dell’inverno».

Si deve tenere duro malgrado la stanchezza

La similitudine della montagna torna quindi ancora utile. Molti di noi hanno già fatto la traversata Tamaro-Lema. Ai piedi dell’ultima salita l’arrivo ci appare vicinissimo, ma a ogni passo sembra allontanarsi da noi.

«In questi momenti, quando la fatica si fa sentire sui muscoli e nella testa, la montagna ci chiede di dimostrare la capacità di tenere duro. Insieme siamo stati in grado di affrontare una situazione nuova adattando i nostri comportamenti e le nostre abitudini. Vi ringarzio quindi a nome del Governo».

«Grazie alla collaborazione di tutti stiamo evitando un secondo lockdown. Siamo però pronti in ogni momento. La crisi sanitaria non si risolverà con la fine della seconda ondata. Si esaurirà solo sul lungo periodo. Dobbiamo procedere, passo dopo passo, con calma e costanza. La strada si preannuncia ancora lunga e piena di ostacoli. Solo insieme possiamo fare la differenza», ha ripetuto Gobbi.

«Un Natale diverso, pianificate gli acquisti»

«Dobbiamo affrontare il Natale in maniera diversa. L’invito è quello di prestare prudenza e attenzione in ogni occasione. Venerdì per esempio sarà la volta del “Black Friday”. La grande distribuzione ci ha garantito che le tradizionali promozioni che erano possibili solo per una giornata lo saranno per più giorni e che molto si svolgerà online. Questo dovrebbe permettere di evitare i grandi affollamenti», ha indicato il capo del Dipartimento delle istituzioni.

«Il governo invita quindi i cittadini a sostenere l’economia e i commerci ticinesi rispettando le norme sanitarie in vigore. Chiediamo anche di organizzarsi in anticipo per gli acquisti natalizi in modo da evitare le concentrazioni nel corso delle ultime settimane prima di Natale, che sappiamo molto agitate», ha concluso Gobbi.

«Avremo bisogno di più tempo degli altri per ridurre i contagi»

La parola è quindi passata al capo del DSS Raffaele De Rosa che ha esordito dicendo: «Manteniamo prudenza in questo contesto di assestamento del virus. Ieri la Task force del Consiglio federale per il coronavirus ha presentato l’evoluzione dell’indice di riproduzione del virus, l’indice Rt, che ci dà l’idea del tasso di contaminazione delle persone in relazione alle misure prese dai diversi cantoni e a livello nazionale».

«Appare evidente come il Ticino, avendo adottato misure meno drastiche di altri cantoni, come quelli romandi, avrà bisogno più tempo per ridurre il numero dei contagi. Tempo che ci dobbiamo concedere grazie alla strategia basata soprattutto sulla responsabilità individuale e l’adesione di tutti alle misure», ha continuato De Rosa.

«Siamo sulla strada giusta malgrado la media settimanale al giorno di 200 contagi, perché abbiamo interrotto l’aumento esponenziale. La bontà delle misure viene confermata dalla loro proroga decisa questa mattina dal Consiglio di Stato».

Adattato ancora il dispositivo ospedaliero

«Ricordo come le ospedalizzazioni rimangano alte, oltre 360, e come nella prima ondata il picco sia stato raggiunto con 405 pazienti. Allora il numero era cresciuto rapidamente, proprio come poi era sceso. Finora non abbiamo per fortuna raggiunto questo valore ma non più tardi di lunedì i pazienti ricoverati erano ben 382, quindi solo una ventina di pazienti in meno rispetto al record di questa primavera. La situazione è poi costante a questi livelli da una decina di giorni», ha spiegato De Rosa.

«Anche il numero dei decessi rimane importante. La pressione è alta. L’evoluzione è seguita molto da vicino e quindi il Governo ha approvato un ulteriore adeguamento del dispositivo ospedaliero, soprattutto per quanto riguarda la capacità dei letti che passa da 600 a 630».

Una collaborazione estesa con altri ospedali

Abbiamo anche definito i termini di prestito del personale tra le varie strutture in caso di necessità. In particolare perché la Clinica luganese Moncucco possa ulteriormente aumentare i suoi letti di degenza sia nel reparto cura che in quello di cure intense facendo capo a diverse altre strutture. Nel dispositivo rientra anche la clinica locarnese Santa Chiara che potrà ospitare fino a 30 pazienti.

La collaborazione è quindi totale. Tutta questa riorganizzazione permette di continuare a svolgere tutte le altre operazioni sanitarie che invece avevano dovuto essere interrotte, anche con qualche inconveniente, durante la prima ondata.

«Un Natale diverso, con più intimità»

«Ci avviciniamo al Natale, sarà diverso, particolare. Ce ne accorgeremo anche nei prossimi giorni, nel periodo dell’Avvento, che per molti era diventato un periodo di stress e frenesia. L’occasione di rallentare ci è data da un virus. E potremo scegliere di coglierla. Abbiamo così tanto da ascoltarci dentro nel silenzio».

«Nel silenzio che c’è anche fuori che può magari sostenerci nel percorso che sarà ancora lungo e che va affrontato con fiducia, con speranza e con la virtù dei forti. Comprendiamo bene le preoccupazioni di chi in questo momento dell’anno cerca di fare quadrare i bilanci aziendali e famigliari».

«Con le misure prese e una matura responsabilità sappiamo come comportarci per poter dare il nostro contributo alla nostra comunità. Anche in questo senso è importante tornare al piccolo, al locale, supportando gli artigiani e i commercianti, dando così un sostegno importante all’economia locale. Insieme facciamo la differenza anche in questo ambito», ha concluso Raffaele De Rosa.

Salgono ancora i morti in Ticino e nei Grigioni

In Ticino, intanto, continua a crescere il numero dei morti e quello delle persone infettatesi a causa del nuovo coronavirus. Sono infatti 10 le persone decedute nel cantone nelle ultime 24 ore a causa del Covid-19, in aumento rispetto a martedì, quando erano state sette. Il bilancio delle vittime sale così a 513 dall'inizio della pandemia.

Cresce il numero dei contagi: quelli comunicati oggi, mercoledì, sono 253, contro i 196 di martedì.

Quasi 5'000 casi a livello svizzero in 24 ore

Sono 4'876 le nuove infezioni da coronavirus confermate in Svizzera e nel Liechtenstein nelle ultime 24 ore (309'469 in totale). Si contano anche 100 decessi supplementari e 257 persone in più ricoverate in ospedale.

Lo indica il bollettino odierno dell'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP), precisando che dall'inizio della pandemia il totale dei decessi è salito a 4'030 e quello dei ricoveri a 12'386.

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