S'infiamma la polemica Cardiocentro, la versione di Pagani

SwissTxt / pab

19.4.2019 - 20:09

La sede del Cardiocentro (a destre) accanto al Civico (a sinistra)
La sede del Cardiocentro (a destre) accanto al Civico (a sinistra)
Ti-Press / archivio

L'ormai ex deputato PLR, che ha denunciato ricatti elettorali da Edo Bobbià, smentisce le dichiarazioni del coordinatore del gruppo "Grazie Cardiocentro". 

Prosegue tra botta e risposta la nuova polemica, in margine alla vicenda sul Cardiocentro, che riguarda presunte pressioni e ricatti elettorali che Giovanni Pagani, ormai ex deputato PLR, denuncia di avere subito attraverso un SMS ricevuto da Edo Bobbià, coordinatore del gruppo «Grazie Cardiocentro».

In seguito alle dichiarazioni di Bobbià - che ha spiegato alla RSI il motivo del suo SMS come una semplice risposta a una persona che non ha rispettato i patti, asserendo che Pagani avrebbe chiesto una "raccomandazione per l'elezione in Gran Consiglio e per far parte delle persone che noi avremmo indicato come persone o parlamentari vicini alla causa del Cardiocentro" - Pagani ha voluto replicare.

"Rispondo semplicemente che non è assolutamente vero - ha dichiarato Pagani ai microfoni della RSI -. Molto chiaramente il mio lavoro di parlamentare consisteva nel fare l'analisi su questa ricevibilità ma non c'era nessuna richiesta di aiuto. Anzi mi sono sempre ritenuto molto lontano da questo genere di scambi di piaceri perché, a mio avviso, vanno molto oltre la nostra democrazia".

La vicenda in poche righe

Bobbià, lo ricordiamo, aveva precedentemente confermato alla RSI il contenuto dell'SMS che suona così: "Non ho capito il senso del tuo no. Purtroppo non ti sarà indolore a livello di consensi elettorali, specie nel Luganese, ma non solo. La settimana prossima lo comunicheremo ai nostri 2'400 sostenitori".

Da quel messaggio era scattata la denuncia da parte di Pagani di un sistema - citiamo la sua lettera inviata ieri all'Ufficio presidenziale del Gran Consiglio - dove prima vengono suggeriti "consigli", seguiti da delazione, per poi finire con ritorsioni.

Tornare alla home page