Il processoIl governo statunitense insiste: «Vendere Chrome», ma Google non ci sta
SDA
21.11.2024 - 18:28
Il Dipartimento di giustizia americano mostra i muscoli dopo la storica vittoria in tribunale dello scorso agosto e chiede che Google venda il browser Chrome per spezzare il suo monopolio. La richiesta formale avanzata al giudice Amit Mehta affonda i titoli della casa madre Alphabet a Wall Street, dove arrivano a perdere oltre il 5,6%, e scatena l'ira della società di Mountain View.
21.11.2024, 18:28
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Le autorità «continuano a portare avanti un'agenda radicale che va ben oltre le questioni legali di questo caso», ha tuonato Lee-Ann Mulholland, vicepresidente di Google per gli affari regolatori, sottolineando che le proposte avanzate danneggerebbero «i consumatori, gli sviluppatori e la leadership tecnologica americana proprio nel momento in cui ce n'è più bisogno».
Gli analisti ritengono che i rimedi suggeriti dal Dipartimento di giustizia «difficilmente saranno approvati in tribunale e difficilmente supereranno il processo di appelli» che è destinato ad aprirsi. «Per il governo la strada è in salita», osservano.
Pesanti obbligazioni richieste
Oltre alla vendita di Chrome, le autorità americane hanno chiesto al giudice Mehta di offrire a Google una scelta: vendere Android, il suo sistema operativo per smartphone, oppure impedire alla società di rendere obbligatori i suoi servizi sui telefoni che usano Android. Qualora però questa seconda opzione non si rivelasse sufficiente a migliorare la concorrenza, allora Google potrebbe essere costretta a vendere Android in un secondo momento.
Nell'istanza depositata in tribunale, il Dipartimento di giustizia ha anche chiesto al giudice di impedire a Google di stipulare accordi a pagamento con Apple e altre società per diventare il motore di ricerca selezionato automaticamente sugli smartphone e nei browser.
Google, secondo la stessa istanza, dovrebbe inoltre essere obbligata a consentire ai motori di ricerca rivali di accedere ai suoi dati per un decennio.
Le conseguenze sarebbero dure
Fra i casi di antitrust, le richieste avanzate dalle autorità americane sono le più significative dall'anno 2000, ovvero da quando chiesero senza successo lo scorporo di Microsoft.
Se il giudice Mehta adottasse le proposte chieste per Google, a tremare sarebbe l'intera Silicon valley, da tempo nel mirino delle autorità preposte alla concorrenza americane.
Per Google la vendita di Chrome e Android sarebbe un duro colpo. Chrome è il browser più popolare la mondo, e Android è il software più popolare sui cellulari.
Guardando avanti all'amministrazione Trump, Google non ha inoltre molto da sperare. Il caso contro l'impresa di Mountain View, infatti, è stato aperto proprio durante i primi quattro anni del presidente-eletto. E la recente nomina di Brendan Carr, noto critico di Big Tech, alla guida della Federal Communications Commission non appare di buon auspicio.