Unione EuropeaVon der Leyen nuova presidente della Commissione europea
ATS / sam
2.7.2019 - 22:12
Ursula Von der Leyen, ministra della difesa tedesca, è stata eletta martedì alla presidenza della Commissione europea.
Solo la Germania si è astenuta per questioni di politica nazionale, ha indicato il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk al termine del vertice sulle nomine europee.
Fedelissima della cancelliera Angela Merkel
Appassionata del sogno di un'Europa federale e fedelissima della cancelliera Angela Merkel, che l'ha sempre voluta vicina nei suoi governi, ma non le ha mai lasciato il posto. Una donna dal carattere di ferro, che da sei anni comanda a bacchetta generali e ammiragli.
Potrebbe essere racchiuso in poche parole il ritratto di Ursula von der Leyen, che lascerà il Ministero della difesa tedesco per assumere, prima donna nella storia, un altro comando: quello della Commissione europea.
Di sangue blu e madre di 7 figli
Sessantuno anni, di cui 14 passati ininterrottamente da ministro della CDU. Medico, di sangue blu (discende da un barone di Brema diventato ricco commerciando con la Russia alla fine dell'ottocento) e madre di sette figli nati in 12 anni dal matrimonio con un altro medico divenuto imprenditore.
Decisamente europea, visto che è nata a Ixelles presso Beuxelles ed è cresciuta nella capitale dell'Europa, dove ha vissuto fino a 13 anni imparando, oltre al tedesco, il francese e l'inglese.
In passato è stata candidata a segretario generale della Nato, ma anche a presidente della Repubblica tedesca, al posto di Frank-Walter Steinmeier.
Lagarde nuova presidente della BCE
A Bruxelles fumata bianca, oltre che per Ursula Von der Leyen alla presidenza della Commissione europea, anche per il belga liberale Charles Michel alla presidenza del Consiglio europeo, la francese Christine Lagarde alla BCE e il socialista spagnolo Josep Borrell come Alto rappresentante.
«Sono onorata di essere stata nominata alla presidenza della BCE». Questo il primo commento di Lagarde, aggiungendo che «lascerà temporaneamente il ruolo di direttore generale del Fondo monetario internazionale (Fmi) durante il periodo che precede la nomina».
In merito alla nomina di Lagarde, Tusk ha poi aggiunto: «Conosco personalmente Lagarde da molti anni e sono assolutamente certo che sarà un presidente della Bce molto indipendente».
La reazione di Macron alla nomina di Von der Leyen...
Ursula Von der Leyen «è una buona candidata» per la presidenza della Commissione europea. Lo sostiene il presidente francese Emmanuel Macron al termine del Consiglio europeo.
«È una dirigente esperta che ha le competenze richieste, è da molti anni ministro, e ho apprezzato negli ultimi due anni il suo coraggio e la sua determinazione su materie molto difficili, ha fatto molto per la buona cooperazione franco-tedesca e la messa in pratica del nostro progetto di difesa», ha detto Macron, aggiungendo alle qualità di von der Leyen anche il fatto di essere una «donna con una cultura europea molto profonda».
... e a quella della connazionale Lagarde
Il presidente francese ha poi lodato la connazionale Christine Lagarde, giudicata da alcuni senza l'esperienza necessaria per guidare la BCE. «Il Consiglio ha valutato che avesse tutte le competenze e le qualità» necessarie, ha risposto, «è stata per molti anni ministro dell'Economia e delle Finanze in un momento particolarmente difficile, durante la più grande crisi finanziaria e del debito sovrano degli ultimi decenni. Poi è stata alla guida del FMI, cosa che mi sembra le conferisca le qualità richieste da un lato per padroneggiare la politica monetaria, dall'altro per avere credibilità davanti ai mercati e agli investitori».
«Per me oggi è un giorno difficile, sono orgoglioso di quello che ho fatto in questi mesi, il pacchetto sul tavolo dei nomi deciso dal Consiglio europeo non è il mio pacchetto»: questa la reazione di Manfred Weber, leader dei Popolari al Parlamento europeo, dopo le nomine fatte in seno all'Unione Europea.
Weber: «Per me è un giorno difficile»
«Per me oggi è un giorno difficile, sono orgoglioso di quello che ho fatto in questi mesi, il pacchetto sul tavolo dei nomi deciso dal Consiglio europeo non è il mio pacchetto»: questa la reazione di Manfred Weber, leader dei Popolari al Parlamento europeo, dopo le nomine fatte in seno all'Unione Europea.
«Rinuncio al mandato ricevuto nove mesi fa» come spitzenkandidat, «ma voglio continuare come leader del gruppo e continuerò a lavorare e a combattere per un'Europa democratica», ha aggiunto precisando che il Ppe accoglie quanto deciso dal Consiglio europeo e considera il risultato «buono» e dichiarandosi «personalmente leale» al nuovo pacchetto dei nomi.
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