Guerra in UcrainaGuerra in Ucraina: c'è tensione sui negoziati e l'accordo è ancora lontano
SDA
17.3.2022 - 07:09
C'è ancora molto lavoro da fare, dettagli da limare e compromessi da accettare, per arrivare a un accordo di pace tra Ucraina e Russia. A frenare gli entusiasmi è stato il ministro degli esteri ucraino, Dmytro Kuleba.
17.03.2022, 07:09
17.03.2022, 07:59
SDA
«Devo essere chiaro: entrambe le delegazioni, quella russa e quella ucraina, sono lontane dal raggiungere un accordo sulla situazione attuale», ha detto Kuleba.
Poi ha spiegato: «Ci sono una serie di fattori che fanno la differenza nella posizione russa nei colloqui. Il primo è la feroce resistenza dell'esercito e del popolo ucraini sul campo, il secondo sono le sanzioni imposte alla Russia, che fanno crollare e soffrire l'economia russa. Fattori che hanno costretto la Russia a cambiare leggermente posizione. Non posso definirlo un cambiamento drammatico o serio ma, date le circostanze, ogni mutamento nella posizione russa è costruttivo. Perché loro iniziano con degli ultimatum che, se messi insieme, costituiscono una resa unilaterale dell'Ucraina e questo non è accettabile».
La necessità di arrivare a una soluzione dei negoziati è stata ribadita anche del presidente dell'Ucraina, Volodymyr Zelensky: «Le mie priorità nei negoziati sono assolutamente chiare: fine della guerra, garanzie di sicurezza, sovranità, ripristino dell'integrità territoriale, garanzie reali per il nostro Paese, protezione reale per il nostro Paese».
«Se la guerra contro il popolo ucraino continua – ha aggiunto – le madri russe perderanno più figli che nelle guerre afgana e cecena messe insieme». Secondo una stima Usa finora sono almeno 7.000 i soldati russi morti durante i combattimenti in Ucraina, mentre i feriti sono oltre 14.000.
Mariupol sotto assedio
La situazione più complessa resta quella di Mariupol, sotto assedio da diversi giorni. All'interno del teatro bombardato e distrutto c'erano almeno 500 civili, come riportato da Human rights watch. Le operazioni di soccorso sono rese difficili dai combattimenti in corso in quella zona. «Questa è una terribile tragedia, non lo perdoneremo mai. Ma non ci arrenderemo» ha detto il sindaco di Mariupol, Vadym Boychenko.
«Oggi c'è stata una terribile tragedia per la nostra Mariupol, di cui non è rimasto praticamente nulla. Il Teatro Drammatico, dove si nascondevano le persone, è stato distrutto da un bombardamento. Un luogo dove hanno trovato rifugio più di mille persone», ha aggiunto Boychenko, in un video pubblicato sul canale Telegram del Consiglio comunale.
Rivolgendosi ai cittadini russi, il presidente Zelensky ha paragonato l'assedio di Mariupol a quello di Leningrado durante la seconda guerra mondiale. A Kherson l'esercito di Mosca ha costituito un «Comitato di salvezza per la pace e l'ordine» per governare la città in questa fase di guerra; ne fanno parte politici e personaggi locali filo-russi.
Nella notte sirene anti aeree in numerose città
Nella notte, infine, le sirene anti aeree sono tornate a suonare in numerose città, da Kiev a Rivne, da Leopoli a Ivano-Frankivsk. Nella capitale un missile è stato abbattuto dalla contraerea ma i resti sono finiti su un grattacielo, provocando un morto e tre feriti.
Diverse esplosioni sono state segnalate ieri sera in varie città della Bielorussia, in particolare nella regione meridionale di Brest, vicino al confine con l'Ucraina. Alcuni video, apparentemente registrati dagli abitanti delle zone interessate, sono stati diffusi sui social media.
Secondo la Ukrainska Pravda, il capo del comitato esecutivo di Brest, Oleksandr Rogachuk, aveva riferito che nella regione si sarebbero svolte esercitazioni programmate di artiglieria.