Intervento militare La violenza in Svezia è legata anche ai Foxtrot, una banda criminale

SDA

29.9.2023 - 21:49

La Svezia, travolta da un'ondata di violenza senza precedenti che ogni giorno lascia alle cronache scontri tra gang e vittime innocenti, ha deciso di chiedere aiuto ai militari.

Il primo ministro svedese Ulf Kristersson, a sinistra, e il ministro della Giustizia Gunnar Strommer tengono una conferenza stampa dopo un incontro con il capo della polizia nazionale Thornberg e il comandante in capo Byden, in cui hanno parlato dell'aumento della violenza legata alle gang, a Stoccolma, Svezia, 29 settembre 2023
Il primo ministro svedese Ulf Kristersson, a sinistra, e il ministro della Giustizia Gunnar Strommer tengono una conferenza stampa dopo un incontro con il capo della polizia nazionale Thornberg e il comandante in capo Byden, in cui hanno parlato dell'aumento della violenza legata alle gang, a Stoccolma, Svezia, 29 settembre 2023
KEYSTONE/EPA/ANDERS WIKLUND

29.9.2023 - 21:49

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  • La Svezia è travolta da un'ondata di violenza senza precedenti che ogni giorno lascia alle cronache scontri tra gang e vittime innocenti.
  • Per questa ragione ha deciso di chiedere aiuto ai militari.
  • Il retroscena della spirale di violenza è un sanguinoso conflitto interno ai Foxtrot, una delle bande del narcotraffico più attive nel Paese.

Il premier Ulf Kristersson ha convocato il capo delle forze armate, Micael Byden, insieme a quello della della polizia.

«Daremo la caccia alle gang e le sconfiggeremo», ha dichiarato il primo ministro in diretta tv sottolineando l'emergenza che si trova ad affrontare Stoccolma: nell'ultimo decennio gli episodi che hanno registrato vittime sono «triplicati, affrontiamo attualmente un elevato livello di minaccia terroristica e c'è la guerra russa in Ucraina», ha scandito.

Negli ultimi tempi il conflitto tra bande criminali legate al narcotraffico ha registrato un'impennata delle violenze, con diverse vittime innocenti spesso confuse per il bersaglio designato dai boss o semplicemente passanti.

Solo nella notte tra mercoledì e giovedì, due sparatorie a Stoccolma e un'esplosione in un quartiere residenziale ad Uppsala hanno causato la morte di tre persone e il ferimento di altre, il tutto nell'arco di 12 ore.

Conflitto interno a una banda di narcotraffico

Il retroscena della spirale di violenza è un sanguinoso conflitto interno ai Foxtrot, una delle bande del narcotraffico più attive nel Paese il cui leader Rawan Majiid, soprannominato «la volpe curda», coordina le operazioni dalla Turchia.

Majid, originario della città universitaria di Uppsala a 70 km nord dalla capitale, si trova in Turchia dopo un periodo passato nel nord dell'Iraq, terra d'origine della sua famiglia. Lì è riuscito a ottenere la cittadinanza turca grazie a un investimento fatto nel Paese.

Nel 2022, Majid è stato arrestato dalle autorità turche, ma dopo alcune settimane è stato rilasciato, nonostante il mandato di cattura dell'Interpol e le pesantissime accuse per crimini legati alla sua banda criminale.

Sparatoria a Istanbul due settimane fa

Diversi leader delle bande di narcotraffico svedese hanno trovato porto sicuro a Istanbul dove due settimane fa c'è stata una sparatoria in una caffetteria finita con l'arresto di sei persone legate alla malavita svedese.

Il giorno successivo una sessantenne è stata uccisa a sangue freddo nella sua casa ad Uppsala. Due adolescenti, uno di 19 anni e l'altro di 15, sono stati arrestati, accusati dell'omicidio. La vittima era la madre dell'ex braccio destro di Majid, che ora è diventato il leader di una fazione ribelle ai Foxtrot.

Sparatorie spesso eseguite da giovanissimi

Le sparatorie e attacchi dinamitardi in Svezia sono spesso eseguite da giovanissimi, alle volte anche sotto i 15 anni: «Ci sono bambini che chiedono alle gang di poter commettere omicidi», ha dichiarato il vertice della polizia svedese, Anders Thornberg che ha sottolineato la necessità di un impegno da parte di tutta la società per contrastare il fenomeno.

Kristersson ha riconosciuto la tradizione restrittiva della Svezia riguardo all'uso di risorse militari per supportare la polizia ma ha sottolineato la necessità di rivedere le norme alla luce della situazione attuale: «Abbiamo leggi specifiche che disciplinano l'azione in tempo di pace o in tempo di guerra, e contro criminali ordinari o terroristi», ha detto sottolineando che «la 'zona grigia' è un termine adatto per descrivere la criminalità che vediamo oggi, che minaccia il sistema ma non ha una definizione legale chiara».

In un programma d'approfondimento su Sveriges Radio, la radio pubblica svedese, è stato tracciato un parallelo tra le guerre di mafia in Sicilia degli anni '70 e quella attuale vissuta in Svezia, dove le bande criminali svedesi cercano «soldi facili», in svedese «Snabba cash», come il nome della serie tv sulle gang di Stoccolma diventata popolare in tutto il mondo grazie a Netflix.

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