Attentati Sri Lanka: gli attacchi sono una rappresaglia

ATS

23.4.2019 - 13:33

Il funerale di alcune vittime a Colombo.
Il funerale di alcune vittime a Colombo.
Source: Keystone/EPA/M.A. PUSHPA KUMARA

Gli attacchi nello Sri Lanka sono stati compiuti in «rappresaglia» per la strage nelle moschee di Christchurch in Nuova Zelanda del 15 marzo scorso in cui morirono 50 persone: è quanto emerge dalle prime indagini.

Gli attentati di domenica costati la vita ad almeno 321 persone.

«Le indagini preliminari hanno rivelato che quello che è accaduto in Sri Lanka è stata una rappresaglia per l'attacco contro i musulmani a Christchurch», ha affermato il vice ministro della Difesa del Paese Ruwan Wijewardene.

In una nota dell'intelligence è stata trasmessa al governo nelle settimane precedenti all'attacco di Pasqua si evidenziava che un membro del gruppo terroristico identificato come responsabile degli attentati aveva iniziato ad aggiornare i suoi account sui social media «con contenuti estremistici» all'indomani della sparatoria di massa condotta da un estremista di destra contro due moschee di Christchurch. Ma gli esperti dell'antiterrorismo hanno ritenuto che la natura sofisticata dell'attacco e le attrezzature utilizzate avrebbero probabilmente richiesto mesi di preparazione, compresa la formazione degli attentatori suicidi e il collaudo degli esplosivi.

Wijewardene ha anche ribadito che il primo ministro e altri funzionari chiave del governo non sono mai stati informati della possibilità di un attacco imminente.

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