GuerraUcraina: la Nato è spaccata sui tank e sulla strategia per il futuro
SDA
21.1.2023 - 15:37
A quasi un anno dall'invasione dell'Ucraina da parte della Russia, cominciano ad emergere spaccature nella Nato sulla questione delle armi e sulla strategia per il futuro.
Keystone-SDA
21.01.2023, 15:37
21.01.2023, 16:02
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Lo sostiene il New York Times, che ha interpellato funzionari dell'Alleanza Atlantica e dell'intelligence americana.
Da una parte, secondo le fonti, c'è il fronte rappresentato da Gran Bretagna-Polonia-Paesi Baltici che preme per l'invio di tank e armi più pesanti a Kiev nella convinzione che le forze del presidente Voldymyr Zelensky possano cacciare i russi nei prossimi mesi e vincere la guerra. Una linea che il ministro della Difesa britannico, James Cleverly, ha presentato agli americani nella sua recente visita a Washington.
Il Pentagono, tuttavia, è su posizioni diverse, in linea con la Germania. Per il dipartimento della Difesa Usa, infatti, è essenziale cadenzare gli aiuti militari all'Ucraina e soprattutto non «inondare» il suo esercito di armi che i soldati non sono in grado di usare. Per gli Stati Uniti è importante mantenere delle riserve nel caso, assai probabile, che il conflitto duri ancora a lungo e la Russia cerchi di logorare le forze di Kiev con tattiche simili a quelle attuate durante la prima e la seconda Guerra mondiale.
«Sarà molto difficile cacciare militarmente le forze di Putin entro la fine dell'anno, per questo sarebbe meglio spingere Mosca verso una soluzione diplomatica», ha ribadito a Ramstein il capo di stato maggiore Usa, il generale Mark Milley.
Divergenze di strategia tra alleati in tempo di guerra sono la norma. È successo durante la seconda guerra mondiale, ma anche in Vietnam Iraq e Afghanistan. La differenza oggi, sottolineano gli analisti, è che sulla linea del fronte ci sono solo gli ucraini e nessuno vuole dire loro come combattere la guerra contro la Russia.