Stati Uniti New Orleans blindata, Trump al Super Bowl da imperatore

SDA

9.2.2025 - 21:56

Donald Trump ruba la scena anche al Super Bowl.

Gli spettatori iniziano ad arrivare allo stadio.
Gli spettatori iniziano ad arrivare allo stadio.
KEYSTONE

Keystone-SDA

In una New Orleans blindata, i riflettori sono puntati sul primo presidente nella storia ad assistere in persona all'evento sportivo dell'anno in America, che vede incollati davanti al piccolo schermo 120 milioni di telespettatori per non perdersi neanche un secondo del match fra i Chiefs di Kansas City, campioni uscenti a caccia del terzo titolo consecutivo, e gli Eagles di Filadelfia, in cerca della rivincita.

Le misure di sicurezza sono imponenti data la presenza di Trump e soprattutto dopo lo shock dell'attentato di Capodanno a Bourbon Street, quando un attentatore ispirato dall'Isis ha falciato la folla uccidendo 14 persone.

Più di 700 agenti sono stati schierati con droni, elicotteri e Swat team pronti a intervenire. Per i tifosi un incubo di controlli per accedere al Ceasars Superdome, i cui spalti sono popolati anche da innumerevoli star.

Nel box dei Chiefs c'è Taylor Swift, la superstar fidanzata al tight end Travis Kelce. Ad assistere anche l'ex First Lady Jill Biden, accanita tifosa degli Eagles, che vedono dalla loro parte anche l'attore Bradley Cooper avvistato in questi giorni a New Orleans mentre serviva panini.

Trump non ha rivelato la squadra preferita. Nel 2018, durante la sua prima presidenza, gli Eagles vinsero il Super Bowl e, come da tradizione, furono invitati alla Casa Bianca per poi però essere disinvitati dopo che gran parte della squadra aveva boicottato il festeggiamento.

La passione del tycoon per il football è di vecchia data anche se i suoi rapporti con la Nfl hanno avuto alti e bassi.

Non solo amore per la NFL

Trump in passato è stato proprietario dell'ormai defunta Usfl, la lega che cercò di sfidare la National Football League, e presentò un'offerta per acquistare i Bills di Buffalo, oltre ad aver espresso interesse per i Colts di Baltimora e i Patriots del New England.

Durante il suo primo mandato criticò duramente i giocatori della Nfl che si inginocchiavano durante l'inno nazionale in protesta contro l'uso eccessivo della forza da parte della polizia.

E più di recente ha avuto da ridire anche sul cambio delle regole deciso dalla lega per minimizzare il rischio di infortuni.

La lotta al razzismo sparisce dallo stadio

In seguito alla presenza di Trump allo stadio, la Nfl ha deciso di rimuovere dalle end zone del campo le scritte 'End Racism' introdotti nel 2020.

Una mossa per rispettare le politiche per l'inclusione che il presidente ha messo al bando tra i primi atti dopo l'insediamento. Nonostante questo, lo show del Super Bowl resta all'insegna della diversità grazie alla presenza di tre artisti afroamericani di fama mondiale.

Ci sono infatti il Pulitzer di «Not Like Us» Kendrick Lamar accompagnato da Sza nell'half time, il premio Oscar Jon Batiste con Star Spangled Banner e la premio Grammy R&B Ledisi nel contestato inno 'black' Lift Every Voice and Sing.

L'evento più seguito in TV

Negli Usa il Super Bowl è l'evento più seguito in tv: una vera e propria kermesse con spot da milioni di dollari.

Quest'anno per la prima volta c'è una pubblicità di OpenAI, la start up di Sam Altman al centro degli sforzi dell'amministrazione Trump per il dominio americano nell'intelligenza artificiale.

Dalla partita dell'anno lancia un messaggio anche il Secret Service con uno spot da due milioni di dollari per reclutare personale.

Una cifra doppia rispetto ai consueti budget dell'agenzia per le assunzioni e che, è il commento dei maligni, potrebbe mandare su tutte le furie Elon Musk, impegnato nel portare avanti misure draconiane di taglio dei costi in tutta l'amministrazione.