Diplomazia Il ministro degli esteri Lavrov parla all'OSCE, diversi delegati lasciano la sala

SDA

5.12.2024 - 12:43

Oggi l'Osce è vittima della politica di Washington che ne vuole prendere il controllo, ha detto il ministro degli esteri russo Sergej Lavrov.
Oggi l'Osce è vittima della politica di Washington che ne vuole prendere il controllo, ha detto il ministro degli esteri russo Sergej Lavrov.
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Alcune delegazioni europee, tra cui quelle di paesi baltici e Polonia, hanno lasciato la sala del vertice ministeriale dell'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (Osce) non appena il ministro degli esteri russo Sergej Lavrov ha preso parola.

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Sono rimaste in sala invece la maggioranza delle delle delegazioni tra cui quella statunitense guidata dal segretario di Stato Antony Blinken.

«L'Osce esiste solo con la regola del consenso e oggi questo consenso non c'è più. Oggi l'Osce è vittima della politica di Washington che ne vuole prendere il controllo. A Washington ormai soggiogare la Nato non basta più, ormai vuole controllare l'Ue e l'Osce, vuole estendere il suo controllo sul Pacifico, sul Golfo di Taiwan e sulla penisola di Corea», ha detto Lavrov.

«In questo contesto si continuano a sentire menzogne, dall'inizio della guerra in Ucraina sino ad oggi come quando a Bucha (Ucraina) i cadaveri vennero posizionati a favore delle telecamere della Bbc (l'emittente pubblica britannica), l'Ucraina ha mentito e continua a mentire sulle reale andamento della guerra», ha aggiunto Lavrov.

«Quando la Russia dice di voler parlare di pace mente»

«Quando la Russia dice di voler parlare di pace mente, guardate le loro azioni: continuano a bombardare civili e minacciare una catastrofe nucleare. Queste azioni richiedono risposte, dobbiamo portare la Russia ad accettare la pace, con la forza e non con l'acquietamento. L'abbiamo visto il loro piano di pace a Bucha e a Mariupol, non possiamo permetterci di credergli. La Russia vuole una seconda Yalta, vuole il ritorno delle zone di influenza, non possiamo cedere al loro inganno», replicato il ministro degli esteri ucraino Andrij Sybiha durante il suo discorso al vertice ministeriale dell'Osce.

«Siamo stati colpiti da uno tsunami di disinformazione da parte di Sergei Lavrov, ma non lasciamo che le sue parole ci ingannino qui non si parla di sicurezza della Russia ma del progetto imperiale della Russia che mira a cancellare l'Ucraina dalle cartine geografiche», ha dal canto suo affermato il ministro degli esteri statunitense Blinken.

«Nel 2014 (il presidente russo Vladimir) Putin disse che il popolo della Crimea e il popolo ucraino erano parte del popolo russo. Nel 2021 in un articolo accademico Putin sottolineò che l'Ucraina è uno stato artificiale e che un giorno dovrà essere riunito alla madre Russia. Questo è quello che pensa la Russia, è con questo che dobbiamo confrontarci», ha aggiunto Bliken.