Dopo al-Baghdadi L'Isis annuncia il nuovo leader e minaccia: «Non ci fermiamo»

ATS

31.10.2019 - 21:16

Abu Bakr al-Baghdadi
Abu Bakr al-Baghdadi
Source: KEYSTONE/AP Department of Defense

«Ti piangiamo comandante dei fedeli»: lo Stato islamico ha confermato così l'uccisione di Abu Bakr al Baghdadi, annunciando la proclamazione di un nuovo Califfo e promettendo di portare avanti la battaglia del suo fondatore, in primis contro gli Stati Uniti.

Quattro giorni dopo l'annuncio della morte del Califfo in Siria in un blitz americano, l'Isis rompe il silenzio con un annuncio audio di circa 8 minuti targato al Furqan, l'organo ufficiale di informazione dell'organizzazione terroristica, e diffuso in contemporanea su tutte le piattaforme del network jihadista.

Baghdadi si è fatto esplodere una volta accerchiato in un tunnel, secondo la versione ufficiale degli Stati Uniti che hanno deciso di radere al suolo il compound dove si rifugiava, come mostrano i video pubblicati dal Pentagono, «per evitare si trasformasse in un luogo di culto».

Invito a proseguire la battaglia del Califfo

«Il Consiglio della Shura si è incontrato immediatamente dopo la conferma del martirio di Baghdadi, e gli anziani dei santi guerrieri sono stati d'accordo» con la nuova nomina, afferma nell'audio il nuovo portavoce Abu Hamza al-Quraishi, che invita a proseguire la battaglia del Califfo, e a liberare i prigionieri e a fare nuovi proseliti, come chiesto tempo fa dallo stesso Baghdadi in quello che sarà ricordato come l'ultimo suo audio.

Il portavoce ha poi annunciato il nome del nuovo Califfo, Abu Ibrahim al-Hashimi al-Qurashi, chiedendo la fedeltà dei jihadisti. E subito sui vari network centinaia di sostenitori si sono affollati per giurare fedeltà al nuovo leader.

Una linea di discendenza diretta con il Profeta

Del nuovo leader e del nuovo portavoce si sa poco o nulla. L'unico elemento di certezza, che deriva dai nomi di battaglia scelti, è la volontà di esprimere una linea di discendenza diretta con il Profeta. La stessa visione adottata da Abu Bakr al Baghdadi, anche lui al-Hashimi al-Qurashi nella versione estesa del nome. Si tratta di riferimenti alla tribù della Mecca di Maometto e al clan hashemita di appartenenza. Tratti determinanti per poter ambire al ruolo di Califfo dello Stato islamico.

A quanto si può determinare, il nuovo leader si è formato in Iraq, quasi certamente già nel corso dell'invasione del 2003. Secondo alcuni esperti sarebbe un importante giudice dell'Isis, alla guida del comitato per l'applicazione della Sharia. Per alcune fonti di intelligence il suo vero nome potrebbe essere Hajji Abdullah, sulla cui testa pende una taglia da 5 milioni di dollari, spiccata di recente dal Dipartimento di Stato statunitense.

Nuove minacce e ironia contro Trump

L'Isis intanto non lesina minacce e sarcasmo: «America, non ti rendi conto che lo Stato islamico è in prima linea in Europa e Africa occidentale? Si estende e si consolida da est a ovest. Il vostro destino è controllato da un vecchio pazzo, che va a dormire con un'idea e si risveglia con un'altra».

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