Guerra in Medio Oriente Il New York Times: «C'è Israele dietro l'attacco coi cercapersone». Ecco come sarebbe andata

SDA

18.9.2024 - 07:13

In un primo momento si ipotizzava che i cercapersone fossero stati ordinati dall'azienda taiwanese Gold Apollo, ma ciò è stato smentito dal fondatore della società Hsu Ching-Kuang. (Foto d'archivio)
In un primo momento si ipotizzava che i cercapersone fossero stati ordinati dall'azienda taiwanese Gold Apollo, ma ciò è stato smentito dal fondatore della società Hsu Ching-Kuang. (Foto d'archivio)
Keystone

Israele ha messo l'esplosivo nei cercapersone venduti a Hezbollah. Lo riporta il New York Times, citando alcune fonti americane. L'esplosivo sarebbe stato posizionato vicino alla batteria di ogni dispositivo e attivato tramite un messaggino.

I cercapersone sarebbero stati manomessi prima di raggiungere il Libano, riporta il quotidiano americano.

La maggior parte dei dispositivi era del modello AP924, anche se nella spedizione erano inclusi anche altri tre modelli. Gli apparecchi erano programmati per emettere un segnale acustico di diversi secondi prima di esplodere.

«Il prodotto non era nostro. Aveva il nostro marchio»

In un primo momento si ipotizzava che i cercapersone fossero stati ordinati dall'azienda taiwanese Gold Apollo, ma ciò è stato smentito dal fondatore della società Hsu Ching-Kuang.

Secondo lui dispositivi incriminati erano stati realizzati da un'azienda in Europa che aveva però il diritto di usare il marchio di Gold Apollo.

«Il prodotto non era nostro. Aveva il nostro marchio», ha osservato Hsu, secondo i media locali, senza precisare il nome dell'azienda europea che li ha realizzati. «Gold Apollo è stata una vittima dell'incidente, siamo un'azienda responsabile e quanto accaduto è molto imbarazzante», ha aggiunto Hsu.

Oltre 10 morti e 4.000 feriti

I combattenti di Hezbollah hanno iniziato a usare i cercapersone nella convinzione di poter eludere il tracciamento israeliano delle loro posizioni, a conoscenza delle operazioni del gruppo.

«Continueremo come in tutti i giorni passati con le nostre benedette operazioni a sostegno» della Striscia di Gaza, hanno dichiarato nel frattempo i miliziani libanesi di Hezbollah.

«Questo percorso è in atto e separato dalla dura resa dei conti che il nemico criminale deve attendere per il suo massacro» di ieri, ha affermato Hezbollah in una dichiarazione rilasciata oggi su Telegram.

Al momento il bilancio delle vittime dell'episodio di ieri è di 11 morti e 4000 feriti, come reso noto dalla tv libanese Al Jadeed citando fonti mediche.

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