Covid Covid: Nuova Zelanda, sì a ingresso co-fondatore Google

SDA

5.8.2021 - 10:38

Il co-fondatore di Google, Larry Page (foto d'archivio)
Il co-fondatore di Google, Larry Page (foto d'archivio)
Keystone

Il governo neozelandese ha permesso l'ingresso nel Paese al co-fondatore di Google, il miliardario Larry Page, nonostante la chiusura dei confini a causa dell'emergenza coronavirus, in modo che suo figlio potesse ricevere urgenti cure mediche.

La decisione è stata criticata dall'opposizione, che ha chiesto spiegazioni all'esecutivo di Jacinda Ardern.

Il ministro dell'Immigrazione, Kris Faafoi, ha spiegato ai media che Page aveva chiesto un'esenzione medica «per assicurarsi che suo figlio ricevesse le cure necessarie».

Da parte sua, durante un'interrogazione parlamentare, il ministro della Sanità Andrew Little ha detto che a gennaio è stata approvata una domanda per un bambino, accompagnato da un adulto, da trasportare dalle isole Figi a causa di un'emergenza medica.

Secondo recenti indiscrezioni di stampa, infatti, Page aveva deciso di fuggire alla pandemia di coronavirus trovando riparo proprio nell'arcipelago del sud del Pacifico.

Ma l'opposizione non si arrende: «Il governo ha domande a cui rispondere sul perché il co-fondatore miliardario di Google, Larry Page, sia stato autorizzato ad entrare in Nuova Zelanda quando i kiwi (i neozelandesi, ndr) disperati e le famiglie separate non possono attraversare il confine», ha detto David Seymour, leader del Partito di opposizione ACT Party. E poi: «I neozelandesi bloccati all'estero che cercano disperatamente di tornare a casa meritano risposte».

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