UEAdottato formalmente il sesto pacchetto di sanzioni alla Russia
SDA
3.6.2022 - 11:01
Il Consiglio Ue ha formalmente adottato il sesto pacchetto di sanzioni alla Russia, che entrerà in vigore subito dopo la pubblicazione in Gazzetta europea.
03.06.2022, 11:01
03.06.2022, 11:20
SDA
Il pacchetto include l'embargo al petrolio con deroghe per il greggio in arrivo via oleodotti, l'esclusione dal sistema Swift di 4 ulteriori banche russe e la sospensione delle trasmissioni in Ue per tre tv statali.
Con il sesto pacchetto di sanzioni, l'Ue ha deciso di vietare l'acquisto, l'importazione o il trasferimento di petrolio greggio e determinati prodotti petroliferi dalla Russia. L'eliminazione graduale del petrolio russo richiederà 6 mesi per il petrolio non raffinato e 8 mesi per altri prodotti petroliferi raffinati.
È prevista un'eccezione temporanea per le importazioni di greggio tramite oleodotto in quegli Stati membri dell'Ue che, a causa della loro situazione geografica, soffrono di una specifica dipendenza dalle forniture russe e non hanno alternative valide. Anche la Bulgaria e la Croazia beneficeranno di deroghe temporanee riguardanti rispettivamente l'importazione di petrolio greggio via mare e di gasolio sotto vuoto.
Le altre sanzioni
Oltre all'embargo sul petrolio, dal punto di vista finanziario le sanzioni escludono da Swift la più grande banca russa, la Sberbank, la Credit Bank of Moscow, e la Russian Agricultural Bank. Colpita anche la bielorussa Belarusian Bank For Development And Reconstruction.
L'Ue ha deciso di sospendere le trasmissioni in Europa di altri tre media statali russi: Rossiya RTR/RTR Planeta, Rossiya 24 / Russia 24 e TV Center International. «Queste strutture sono state utilizzate dal governo russo come strumenti per manipolare le informazioni e promuovere la disinformazione sull'invasione dell'Ucraina, compresa la propaganda, con l'obiettivo di destabilizzare i Paesi vicini alla Russia», spiega la nota del Consiglio Ue.
Il Consiglio ha anche deciso di sanzionare ulteriori individui ed entità: i responsabili delle atrocità commesse dalle truppe russe a Bucha e Mariupol, personalità che sostengono la guerra, uomini d'affari e familiari di oligarchi, funzionari del Cremlino, nonché società della difesa e un'organizzazione finanziaria.