Londra Assange accusato dagli Stati Uniti di pirateria informatica

ATS

11.4.2019 - 16:03

Dopo l'arresto il fondatore di Wikileaks Julian Assange è stato condotto verso tribunale londinese di Westminster.
Dopo l'arresto il fondatore di Wikileaks Julian Assange è stato condotto verso tribunale londinese di Westminster.
Source: Keystone

Julian Assange è stato arrestato dalla polizia britannica sia per la mancata comparizione dinanzi a un giudice del Regno nel 2012, sia sulla base di una «richiesta di estradizione degli Stati Uniti». Lo sostiene via Twitter una legale dell'attivista e giornalista australiano.

Il fondatore di Wikileaks – organizzazione fondata per diffondere documenti segreti scomodi – è accusato dagli Stati Uniti di cospirazione con Chelsea Manning nel 2010 finalizzata alla pirateria informatica: lo ha reso noto il dipartimento di giustizia americano. Se condannato, rischia sino ad un massimo di 5 anni.

I procuratori statunitensi accusano Assange di aver ricevuto dall'ex analista dell'intelligence Chelsea Manning parte delle password dei computer della difesa americana per accedere a materiale classificato.

Dopo l'arresto, Assange è stato condotto al tribunale londinese di Westminster in vista della possibile estradizione negli Stati Uniti.

Un giorno buio per la libertà di stampa

Dietro la caccia al giornalista australiano ci sono «la CIA e altri poteri». Assange – scrive Wikileaks in un tweet – «è un figlio, un padre, un fratello. Ha vinto decine di premi di giornalismo ed è stato nominato per il Nobel per la pace dal 2010. Ma attori potenti, inclusa la CIA, sono impegnati in un sforzo sofisticato per disumanizzarlo, delegittimarlo e imprigionarlo».

«Questo è un momento buio per la libertà di stampa», è il commento all'arresto a Londra di Julian Assange diffuso da Edward Snowden, ex analista dell'NSA americana e gola profonda del Datagate esiliato a Mosca. «Le immagini dell'ambasciatore dell'Ecuador che invita i servizi britannici nell'ambasciata per trascinare via un giornalista vincitore di premi fuori dall'edificio finiranno nei libri di storia. I critici di Assange possono esultare, ma questo è un momento buio per la libertà di stampa», ha scritto su Twitter.

Lenin Moreno: «Correo ha umiliato l'Ecuador»

Secondo Wikileaks «l'Ecuador ha revocato illegalmente l'asilo politico concesso in precedenza a Julian Assange in violazione del diritto internazionale».

Intanto il presidente dell'Ecuador, Lenin Moreno, ha annunciato che Julian Assange non sarà estradato in un Paese che applica la pena di morte.

Dal canto suo, l'ex presidente ecuadoriano Rafael Correa, che aveva concesso l'asilo politico a Julian Assange, ha accusato di «tradimento» il suo successore Lenin Moreno per aver consegnato il fondatore di WikiLeaks alla polizia britannica: «Così ha messo a rischio la vita di Assange e umiliato l'Ecuador», ha twittato Correa. «Moreno è un corrotto ma quello che ha fatto oggi è un crimine che l'umanità non dimenticherà mai», ha aggiunto.

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