Stati Uniti 75 premi Nobel contro la scelta di Robert F. Kennedy Jr quale ministro della sanità

SDA

10.12.2024 - 07:40

Voci autorevoli si schierano contro Robert F. Kennedy Jr.
Voci autorevoli si schierano contro Robert F. Kennedy Jr.
Keystone

Oltre 75 vincitori del premio Nobel hanno firmato una lettera aperta che esorta i senatori a non confermare la nomina di Robert F. Kennedy Jr. I firmatari sostengono oche la scelta del presidente eletto Donald Trump per guidare il Dipartimento della sanità sia dannosa per la salute pubblica.

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La missiva, ottenuta dal New York Times, segna la prima volta in tempi recenti che i premi Nobel si sono uniti contro un 'nominee' del governo, secondo uno di loro, Richard Roberts, vincitore del prestigioso riconoscimento per la medicina del 1993, che ha contribuito a redigere la lettera.

«Questi attacchi politici alla scienza sono molto dannosi», ha detto. «Bisogna prendere posizione e proteggerla», ha aggiunto.

I firmatari della lettera hanno messo in dubbio che Kennedy, a loro dire «privo di credenziali» in medicina, scienza o amministrazione, sia adatto a guidare il dipartimento che tutela la salute pubblica e da cui dipende il finanziamento della ricerca biomedica. «Mettere Kennedy a capo del dipartimento metterà a repentaglio la salute pubblica e comprometterà la leadership globale dell'America nelle scienze della salute», si legge nella lettera.

Se confermata, l'opposizione di Rfk a strumenti di salute pubblica consolidati, come i vaccini e la fluorizzazione dell'acqua potabile, rappresenterebbe un rischio per il benessere del Paese, prosegue la missiva. I premi Nobel hanno anche criticato la promozione di teorie cospirative da parte di Kennedy, che ha falsamente collegato i vaccini all'autismo, ha respinto la scienza consolidata che dimostra come l'Hiv causi l'Aids e ha suggerito, senza prove, che il coronavirus ha preso di mira o, a seconda, risparmiato alcuni gruppi etnici.

I firmatari hanno inoltre notato che il nominee è stato un «critico belligerante» delle agenzie che rientrerebbero nella sua competenza, tra cui la Food and Drug Administration, i Centers for Disease Control and Prevention e i National Institutes of Health.