Nel Canton Uri Rilevato un cigno con l'aviaria, è il primo caso questo inverno in Svizzera

om, ats

13.11.2024 - 15:29

Il virus è stato rilevato lunedì in un cigno morto nel Delta della Reuss, nel canton Uri (foto d'archivio).
Il virus è stato rilevato lunedì in un cigno morto nel Delta della Reuss, nel canton Uri (foto d'archivio).
Keystone

La Svizzera ha il suo primo caso di influenza aviaria H5N1 in questa stagione. La malattia è stata rilevata in un cigno morto nel Delta della Reuss, nel Canton Uri. Le autorità hanno istituito un'area di controllo e sorveglianza nelle vicinanze del luogo del ritrovo.

L'area di controllo copre il Delta della Reuss entro un raggio di un chilometro, ha annunciato oggi il laboratorio dei cantoni primitivi. L'area di sorveglianza ha un raggio di 3 km.

Il caso è stato rilevato lunedì. Le misure adottate sono state concordate con l'Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria (USAV).

Nell'area di controllo e di sorveglianza gli allevatori di pollame devono attenersi ai requisiti per evitare che il virus entri nelle loro aziende. Ciò include misure quali la disinfezione. Devono inoltre evitare che i loro animali entrino in contatto con uccelli selvatici.

La situazione dell'influenza aviaria in Europa è attualmente dinamica e l'USAV la sta monitorando. La popolazione non deve toccare gli uccelli selvatici morti e deve segnalare le carcasse e la loro posizione alle autorità cantonali della caccia.

Negli USA contagiate anche delle persone

Negli Stati Uniti si sono verificate infezioni da influenza aviaria nell'uomo. Negli ultimi mesi il virus dell'influenza aviaria H5N1 si è diffuso in misura crescente tra i mammiferi, compresi i bovini da latte negli USA. Le persone infette lavoravano da una parte in allevamenti di pollame e dall'altra hanno contratto il virus durante la mungitura.

In Vietnam, tigri e leoni ospitati in zoo sono morti a causa dell'influenza aviaria. I ricercatori temono che il virus possa adattarsi meglio ai mammiferi se circola ampiamente in essi.

Uno studio pubblicato in agosto ha dimostrato la trasmissione da mammifero a mammifero, anche tra specie animali, ad esempio dalle mucche ai gatti. Per ora non sono state scoperte mutazioni del virus che porterebbero a una migliore trasmissibilità dell'H5N1 all'uomo.

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