Mercoledì mattina un aereo azero si è schiantato nei pressi di Aktau, in Kazakistan, causando la morte di 38 persone.
Il bilancio delle vittime, aggiornato dal vice primo ministro kazako Qanat Aldabergenuly Bosymbayev, è stato comunicato durante un incontro con i rappresentanti della commissione d’inchiesta sul luogo dell’incidente. Il disastro ha coinvolto un Embraer 190 della compagnia Azerbaijan Airlines.
Il volo era partito da Baku, in Azerbaigian, ed era diretto a Grozny, in Cecenia. Le cause dell’incidente rimangono ancora incerte. A bordo del velivolo si trovavano 37 cittadini azeri, 6 kazaki, 3 kirghizi e 16 russi, secondo quanto riportato dal ministero kazako.
In un primo momento, la compagnia aerea aveva ipotizzato una collisione con uno stormo di uccelli, affermando che l’aereo aveva effettuato un «atterraggio di emergenza». Questa versione è però stata successivamente smentita. Il ministero della Sanità kazako ha riferito di una possibile «esplosione di un pallone» a bordo, ma senza fornire ulteriori dettagli.
Il sito di monitoraggio dei voli Flightradar24 ha rilevato che il velivolo ha deviato dalla sua rotta originaria, attraversando il mar Caspio e compiendo manovre circolari nella zona dove si è poi schiantato. L’aeroporto di Grozny, destinazione finale del volo, ha comunicato che il velivolo era stato dirottato su Makhachkala, in Russia, a causa della nebbia che rendeva impraticabile l’atterraggio nella città cecena.
Il presidente azero Ilham Aliyev ha ordinato l’apertura di un’indagine per chiarire le circostanze dell’incidente. Nel frattempo, le autorità continuano a lavorare per determinare cosa abbia causato lo schianto, lasciando aperte diverse ipotesi, dalla collisione con un oggetto esterno a un problema tecnico interno.