Sensibilizzazione o scandalo? Queste pubblicità sono state vietate nel 1995

Laura Hüttenmoser

8.7.2020

25 anni fa, la Corte federale di giustizia tedesca ha vietato tre pubblicità di Benetton. Con le sue immagini, la casa di moda italiana non ha cessato di sollevare una domanda: fin dove può spingersi la pubblicità?

Sotto l’impulso di Oliviero Toscani, il suo direttore della pubblicità, il marchio di abbigliamento Benetton è diventato famoso a livello mondiale per le sue campagne promozionali provocatrici. Immagini come la guerra, la malattia o l’inquinamento hanno fatto irruzione nel mondo immacolato degli spot di moda.

Anche se Oliviero Toscani ha sempre sottolineato che il suo obiettivo era quello di sensibilizzare la gente ai problemi sociali, numerosi sono stati coloro che ritenevano che tali pubblicità minassero la dignità umana.

Nel luglio 1995, la Corte federale di giustizia tedesca ha proibito la diffusione di tre immagini: un uccello inghiottito dal petrolio, dei bambini che lavorano e dei glutei nudi che recano la scritta «positivo all’H.I.V.».

Tre anni dopo, tuttavia, la Corte costituzionale federale tedesca ha annullato le sentenze dei tribunali civili, invocando una violazione della libertà di stampa.

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