Indagini partite dalla Svizzera Padre e figlio ricattano la famiglia di Michael Schumacher. Ecco i dettagli

I criminali hanno cercato di ricattare la famiglia dell'ex campione del mondo di Formula 1 Michael Schumacher. Gli investigatori forniscono i primi dettagli.

La famiglia dell'ex campione del mondo di Formula 1 Michael Schumacher sarebbe stata ricattata. La Procura della Repubblica di Wuppertal (distretto di Düsseldorf, Germania) ha confermato una notizia della «Bild», ripresa anche da blue News.

Gli investigatori hanno ora rivelato i primi dettagli del caso. I presunti ricattatori avrebbero dichiarato ai dipendenti della famiglia di essere in possesso di file che i Schumacher non vorrebbero fossero resi pubblici. Hanno chiesto quindi un pagamento di 15 milioni di euro (14,4 milioni di franchi).

In caso contrario, gli accusati hanno minacciato di rendere disponibili i dati sul Darknet. Hanno anche inviato alcuni dossier alla famiglia come prova.

Non abbastanza abili sul darknet

Tuttavia, come ha spiegato la Procura, i presunti colpevoli non sono riusciti a nascondere le loro tracce sul Darknet. Le indagini tecniche hanno quindi portato rapidamente a due uomini, di 53 e 30 anni, che operavano da Wuppertal.

Si tratta di un padre e del figlio: entrambi sono in libertà vigilata per un altro caso. Sono stati arrestati a Gross-Gerau, nello Stato tedesco dell'Assia.

Primi indizi dalla Svizzera

L'indagine è stata inizialmente avviata dalla procura di Losanna. La famiglia del campione del mondo di Formula 1, come si ricorderà rimasto gravemente ferito in un incidente sugli sci alla fine del 2013, vive da molti anni nel Canton Vaud.

Nel frattempo, un'altra donna è stata arrestata per il caso nel Canton Turgovia. Secondo la Bild, si tratterebbe della moglie del trentenne accusato. Madre di un bambino, è stata poi rilasciata.