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Una scoperta Nel cuore di questi giardini, 100'000 fiori vi osservano
Valérie Passello
11.7.2021

Nel giardino dell'ombra del coniglio crescono tranquillamente 1320 piante, tra cui queste digitali.
Immagine: Christophe Cosset

Durante la bella stagione, i visitatori possono ammirare lo spettacolo di 400 varietà di iris multicolore.
Immagine: Christophe Cosset

Il castello di Vullierens è stato costruito alla fine del XVII secolo e sorge nel cuore di una tenuta di 100 ettari.
Immagine: Régis Colombo

La direttrice del luogo Sophie Bertorelli conosce a memoria tutti gli angoli della tenuta.
Immagine: Valérie Passello

Il giardino principale è quello di Doreen Bovet, l'iniziatrice della collezione d'iris al castello di Vullierens negli anni cinquanta.
Immagine: Christophe Cosset

La delicatezza dei rododendri in fiore contrasta con il giallo esplosivo delle colture di colza nella circostante campagna valdese.
Immagine: Valérie Passello

Una fritillaria di un giallo brillante incombe dall'alto sull'aiuola di tulipani bianchi.
Immagine: Valérie Passello

Dettaglio di un tulipano in una delle molte aiuole della tenuta.
Immagine: Valérie Passello

Un cespuglio di narcisi schiusisi felicemente prima della fioritura degli iris nel giardino di Doreen.
Immagine: Valérie Passello

Spettacolari, i gigli sbocciano tra giugno e agosto. La tenuta del castello di Vullierens ne conta 13'500 rizomi.
Immagine: Christophe Cosset

Nel giardino di Dorianne, le rose vengono piantate in modo geometrico per dare un'impressione cinetica all'osservatore, che cambiando punto di vista vedrà il giardino in maniera diversa.
Immagine: Régis Colombo

I lupini fioriscono da maggio a luglio sull'enorme appezzamento che confina con il giardino di Doreen.
Immagine: Christophe Cosset

I getti d'acqua baciati dal sole all'entrata del castello, dove un tempo si trovavano i fossati.
Immagine: Valérie Passello

Il giardino di Muni, battezzato così in ricordo di un piccolo Yorkshire molto caro al castellano, invita a passeggiare nei suoi viali fiancheggiati da tulipani bianchi tardivi, ortensie e altri fiori.
Immagine: Régis Colombo

La tenuta riserva grande spazio all'arte, con 80 sculture monumentali, firmate da artisti locali e internazionali, installate qua e là.
Immagine: Valérie Passello

In questa stagione 2021, lo scultore Davide Rivalta lascia liberi i suoi animali al Castello di Vullierens, provocando incontri ricchi di emozione.
Immagine: Valérie Passello

Una leonessa attraversa pacificamente il ponte all'ingresso del castello con vista sul giardino segreto.
Immagine: Valérie Passello

Davanti al castello, anche l'enorme tulipifero della Virginia produce fiori impressionanti.
Immagine: Christophe Cosset

Ogni anno, il viale cavaliere è fiancheggiato dal blu delicato dei giacinti dei boschi.
Immagine: Christophe Cosset

In fondo al viale cavaliere, la foresta Incantata è popolata da elfi, per la gioia dei bambini.
Immagine: Christophe Cosset

Nel giardino dell'ombra del coniglio crescono tranquillamente 1320 piante, tra cui queste digitali.
Immagine: Christophe Cosset

Durante la bella stagione, i visitatori possono ammirare lo spettacolo di 400 varietà di iris multicolore.
Immagine: Christophe Cosset

Il castello di Vullierens è stato costruito alla fine del XVII secolo e sorge nel cuore di una tenuta di 100 ettari.
Immagine: Régis Colombo

La direttrice del luogo Sophie Bertorelli conosce a memoria tutti gli angoli della tenuta.
Immagine: Valérie Passello

Il giardino principale è quello di Doreen Bovet, l'iniziatrice della collezione d'iris al castello di Vullierens negli anni cinquanta.
Immagine: Christophe Cosset

La delicatezza dei rododendri in fiore contrasta con il giallo esplosivo delle colture di colza nella circostante campagna valdese.
Immagine: Valérie Passello

Una fritillaria di un giallo brillante incombe dall'alto sull'aiuola di tulipani bianchi.
Immagine: Valérie Passello

Dettaglio di un tulipano in una delle molte aiuole della tenuta.
Immagine: Valérie Passello

Un cespuglio di narcisi schiusisi felicemente prima della fioritura degli iris nel giardino di Doreen.
Immagine: Valérie Passello

Spettacolari, i gigli sbocciano tra giugno e agosto. La tenuta del castello di Vullierens ne conta 13'500 rizomi.
Immagine: Christophe Cosset

Nel giardino di Dorianne, le rose vengono piantate in modo geometrico per dare un'impressione cinetica all'osservatore, che cambiando punto di vista vedrà il giardino in maniera diversa.
Immagine: Régis Colombo

I lupini fioriscono da maggio a luglio sull'enorme appezzamento che confina con il giardino di Doreen.
Immagine: Christophe Cosset

I getti d'acqua baciati dal sole all'entrata del castello, dove un tempo si trovavano i fossati.
Immagine: Valérie Passello

Il giardino di Muni, battezzato così in ricordo di un piccolo Yorkshire molto caro al castellano, invita a passeggiare nei suoi viali fiancheggiati da tulipani bianchi tardivi, ortensie e altri fiori.
Immagine: Régis Colombo

La tenuta riserva grande spazio all'arte, con 80 sculture monumentali, firmate da artisti locali e internazionali, installate qua e là.
Immagine: Valérie Passello

In questa stagione 2021, lo scultore Davide Rivalta lascia liberi i suoi animali al Castello di Vullierens, provocando incontri ricchi di emozione.
Immagine: Valérie Passello

Una leonessa attraversa pacificamente il ponte all'ingresso del castello con vista sul giardino segreto.
Immagine: Valérie Passello

Davanti al castello, anche l'enorme tulipifero della Virginia produce fiori impressionanti.
Immagine: Christophe Cosset

Ogni anno, il viale cavaliere è fiancheggiato dal blu delicato dei giacinti dei boschi.
Immagine: Christophe Cosset

In fondo al viale cavaliere, la foresta Incantata è popolata da elfi, per la gioia dei bambini.
Immagine: Christophe Cosset

Nel giardino dell'ombra del coniglio crescono tranquillamente 1320 piante, tra cui queste digitali.
Immagine: Christophe Cosset

Nel giardino dell'ombra del coniglio crescono tranquillamente 1320 piante, tra cui queste digitali.
Immagine: Christophe Cosset

Durante la bella stagione, i visitatori possono ammirare lo spettacolo di 400 varietà di iris multicolore.
Immagine: Christophe Cosset

Il castello di Vullierens è stato costruito alla fine del XVII secolo e sorge nel cuore di una tenuta di 100 ettari.
Immagine: Régis Colombo

La direttrice del luogo Sophie Bertorelli conosce a memoria tutti gli angoli della tenuta.
Immagine: Valérie Passello

Il giardino principale è quello di Doreen Bovet, l'iniziatrice della collezione d'iris al castello di Vullierens negli anni cinquanta.
Immagine: Christophe Cosset

La delicatezza dei rododendri in fiore contrasta con il giallo esplosivo delle colture di colza nella circostante campagna valdese.
Immagine: Valérie Passello

Una fritillaria di un giallo brillante incombe dall'alto sull'aiuola di tulipani bianchi.
Immagine: Valérie Passello

Dettaglio di un tulipano in una delle molte aiuole della tenuta.
Immagine: Valérie Passello

Un cespuglio di narcisi schiusisi felicemente prima della fioritura degli iris nel giardino di Doreen.
Immagine: Valérie Passello

Spettacolari, i gigli sbocciano tra giugno e agosto. La tenuta del castello di Vullierens ne conta 13'500 rizomi.
Immagine: Christophe Cosset

Nel giardino di Dorianne, le rose vengono piantate in modo geometrico per dare un'impressione cinetica all'osservatore, che cambiando punto di vista vedrà il giardino in maniera diversa.
Immagine: Régis Colombo

I lupini fioriscono da maggio a luglio sull'enorme appezzamento che confina con il giardino di Doreen.
Immagine: Christophe Cosset

I getti d'acqua baciati dal sole all'entrata del castello, dove un tempo si trovavano i fossati.
Immagine: Valérie Passello

Il giardino di Muni, battezzato così in ricordo di un piccolo Yorkshire molto caro al castellano, invita a passeggiare nei suoi viali fiancheggiati da tulipani bianchi tardivi, ortensie e altri fiori.
Immagine: Régis Colombo

La tenuta riserva grande spazio all'arte, con 80 sculture monumentali, firmate da artisti locali e internazionali, installate qua e là.
Immagine: Valérie Passello

In questa stagione 2021, lo scultore Davide Rivalta lascia liberi i suoi animali al Castello di Vullierens, provocando incontri ricchi di emozione.
Immagine: Valérie Passello

Una leonessa attraversa pacificamente il ponte all'ingresso del castello con vista sul giardino segreto.
Immagine: Valérie Passello

Davanti al castello, anche l'enorme tulipifero della Virginia produce fiori impressionanti.
Immagine: Christophe Cosset

Ogni anno, il viale cavaliere è fiancheggiato dal blu delicato dei giacinti dei boschi.
Immagine: Christophe Cosset

In fondo al viale cavaliere, la foresta Incantata è popolata da elfi, per la gioia dei bambini.
Immagine: Christophe Cosset

Nel giardino dell'ombra del coniglio crescono tranquillamente 1320 piante, tra cui queste digitali.
Immagine: Christophe Cosset

Durante la bella stagione, i visitatori possono ammirare lo spettacolo di 400 varietà di iris multicolore.
Immagine: Christophe Cosset

Il castello di Vullierens è stato costruito alla fine del XVII secolo e sorge nel cuore di una tenuta di 100 ettari.
Immagine: Régis Colombo

La direttrice del luogo Sophie Bertorelli conosce a memoria tutti gli angoli della tenuta.
Immagine: Valérie Passello

Il giardino principale è quello di Doreen Bovet, l'iniziatrice della collezione d'iris al castello di Vullierens negli anni cinquanta.
Immagine: Christophe Cosset

La delicatezza dei rododendri in fiore contrasta con il giallo esplosivo delle colture di colza nella circostante campagna valdese.
Immagine: Valérie Passello

Una fritillaria di un giallo brillante incombe dall'alto sull'aiuola di tulipani bianchi.
Immagine: Valérie Passello

Dettaglio di un tulipano in una delle molte aiuole della tenuta.
Immagine: Valérie Passello

Un cespuglio di narcisi schiusisi felicemente prima della fioritura degli iris nel giardino di Doreen.
Immagine: Valérie Passello

Spettacolari, i gigli sbocciano tra giugno e agosto. La tenuta del castello di Vullierens ne conta 13'500 rizomi.
Immagine: Christophe Cosset

Nel giardino di Dorianne, le rose vengono piantate in modo geometrico per dare un'impressione cinetica all'osservatore, che cambiando punto di vista vedrà il giardino in maniera diversa.
Immagine: Régis Colombo

I lupini fioriscono da maggio a luglio sull'enorme appezzamento che confina con il giardino di Doreen.
Immagine: Christophe Cosset

I getti d'acqua baciati dal sole all'entrata del castello, dove un tempo si trovavano i fossati.
Immagine: Valérie Passello

Il giardino di Muni, battezzato così in ricordo di un piccolo Yorkshire molto caro al castellano, invita a passeggiare nei suoi viali fiancheggiati da tulipani bianchi tardivi, ortensie e altri fiori.
Immagine: Régis Colombo

La tenuta riserva grande spazio all'arte, con 80 sculture monumentali, firmate da artisti locali e internazionali, installate qua e là.
Immagine: Valérie Passello

In questa stagione 2021, lo scultore Davide Rivalta lascia liberi i suoi animali al Castello di Vullierens, provocando incontri ricchi di emozione.
Immagine: Valérie Passello

Una leonessa attraversa pacificamente il ponte all'ingresso del castello con vista sul giardino segreto.
Immagine: Valérie Passello

Davanti al castello, anche l'enorme tulipifero della Virginia produce fiori impressionanti.
Immagine: Christophe Cosset

Ogni anno, il viale cavaliere è fiancheggiato dal blu delicato dei giacinti dei boschi.
Immagine: Christophe Cosset

In fondo al viale cavaliere, la foresta Incantata è popolata da elfi, per la gioia dei bambini.
Immagine: Christophe Cosset

Nel giardino dell'ombra del coniglio crescono tranquillamente 1320 piante, tra cui queste digitali.
Immagine: Christophe Cosset
Il castello di Vullierens ha aperto le porte al pubblico due mesi fa. Gli iris sono sovrani nel cuore di questa tenuta di 100 ettari. Ma, nei suoi non meno di nove giardini a tema, in cui l’arte della Natura e quella umana si intrecciano armoniosamente, si coltivano molti altri fiori e piante.
Un forte odore di cioccolato impregna l’aria. Due impiegati del castello si adoperano per ricoprire le aiuole di gusci di fave di cacao. Questi ultimi nutrono la terra affinché i massicci di rododendri non manchino di nulla.
In questa tenuta immersa nel cuore della campagna vodese le star incontrastate sono gli iris. Gli appassionati vengono da lontano per ammirarli, ma anche per acquistare le varietà che pianteranno in seguito nei loro giardini. Particolarità: alcune specie rifioriscono in autunno.
Ma nel corso dell’anno, altre bellissime piante sono giunte a Vullierens, i gigli, le rose, i narcisi, i lupini, i giacinti...ogni anno ci sono delle novità. Non meno di quattro giardinieri lavorano sul posto per mantenere, arricchire e abbellire questo scrigno verde. In totale, dodici persone lavorano nella tenuta, senza contare gli aiutanti occasionali.
Doreen Bovet, colei da cui tutto è iniziato
La direttrice Sophie Bertorelli si muove fra le aiuole, snocciolando graziosi nomi fioriti con facilità. Si capisce immediatamente che conosce il luogo come le sue tasche, dalla più piccola pianta alle più grandi sculture, passando per la storia del posto e della famiglia a capo della tenuta da più di 700 anni.
«Questo è il giardino principale, quello di Doreen, madre dell’attuale proprietario. Ogni giardino a tema ha la sua breve storia», sottolinea la direttrice. Il «giardino di Muni», per esempio, è stato battezzato così in memoria di un piccolo Yorkshire al quale il castellano era molto legato. Ai visitatori il compito di penetrare i segreti del «Reame di Re Lucertola», dei giardini di Daria e di Dorianne, di «L'ombra del coniglio», o ancora di «La foresta incantata».
Il castello di Vullierens in cifre
- Circa 110'000 fiori
- 398 varietà di iris
- 24'000 rizomi di iris in fiore in maggio e giugno
- 13'500 rizomi di gigli in fiore in giugno e luglio
- 400 metri di viali cavalieri
- 80 opere di scultori locali e internazionali
- 40'000 bottiglie di vino provenienti da 6 ettari di vigne
Negli anni cinquanta, Doreen Bovet, di origine statunitense, pianta i suoi primi iris a Vullierens. Ne porta con sé dai suoi viaggi e si appassiona a questo fiore tanto sgargiante quanto delicato. «Nel giro di qualche anno, Doreen ha deciso di aprire i giardini al pubblico allo scopo di generare reddito per sostenere il patrimonio familiare. È così ancora oggi», prosegue Sophie Bertorelli.
Faccia a faccia con un leone
La nostra guida del giorno indica un lungo sentiero che si inoltra nei boschi: «Questo è il viale cavaliere, spiega. All’epoca collegava il castello di Vullierens a quello di St-Saphorin-sur-Morges, permettendo così ai castellani di farsi visita.» Oggi, il viale conduce i visitatori in un mondo incantato, un luogo «che piace particolarmente alle famiglie», prosegue la direttrice, anche perché ai bambini vengono proposte attività creative legate alla natura.
Qualche passo più avanti sulla ghiaia bianca del viale cavaliere, si verifica un incontro inaspettato: eccoci faccia a faccia con un leone! E altri esemplari lo seguono da lontano. Fortunatamente le bestie sono di bronzo. Quest'anno lo scultore italiano Davide Rivalta ha carta bianca nella tenuta: 23 animali più veri del vero sono sparsi ovunque.
Ad essi si affiancano altre opere, come le figure con la testa di gatto dall’aria molto tormentata, il letto di marmo un po' inquietante sistemato sotto la finestra del proprietario, o ancora la pila gigante di ciottoli argentati, dove presto si rifletteranno miriadi di rose.
Si passa così dall'arte sottile della natura, tra due petali, all'arte monumentale delle sculture. Senza trascurare l'arte della tavola, poiché «il vino proveniente dalla tenuta può essere degustato in terrazza, accompagnato da prodotti locali», precisa ancora Sophie Bertorelli, dopo un passaggio nella parte medievale dell'edificio, dove «un frigorifero d'epoca» ha attraversato il tempo fino a noi. In questo castello, l'arte di vivere si declina in tutte le sue forme.