20 luglio 1969L'impatto rivoluzionario della tecnologia «arrivata dalla Luna»
ATS / pab
18.7.2019
Sono almeno 30'000 i materiali e gli oggetti nati dalle tecnologie «arrivate dalla Luna», ideate per il programma Apollo, grazie al quale l'uomo riuscì cinquant'anni fa, il 20 luglio 1969, per la prima volta a mettere piede sul nostro satellite.
Molti di questi oggetti sono ormai di uso comune nella vita quotidiana. Basti pensare al goretex delle tute degli astronauti, oggi utilizzato per le giacche a vento, il velcro che sostituisce bottoni e chiusure lampo, o ancora le gomme da masticare al fluoro e il rivestimento in teflon che rende le pentole antiaderenti.
Si calcola che per ogni dollaro dei circa 25 miliardi spesi negli anni '60 per il programma Apollo, le ricadute tecnologiche ne abbiano prodotti tre.
Impatto rivoluzionario
Delle tecnologie nate dalla corsa alla Luna, alcune hanno avuto un impatto rivoluzionario, come quella alla base dei circuiti elettronici miniaturizzati: i microchip che hanno permesso di costruire i personal computer e che oggi sono alla base degli smartphone sono stati derivati direttamente dai computer di bordo utilizzati sia nel modulo lunare che nel modulo di comando delle missioni Apollo.
Anche le celle a combustibile sono state sviluppate in vista delle missioni lunari e i cibi liofilizzati oggi in vendita nei supermercati sono una diretta conseguenza della tecnologia sviluppata dalla Nasa per preparare i pasti per gli astronauti.
Sono frutto del programma Apollo, infine, gli orologi al quarzo e le tecnologie alla base dei satelliti meteorologici, come di quelli per le telecomunicazioni.
Le ricadute tecnologiche sono state importanti, infine, anche per la medicina, con i primi materiali compatibili con i tessuti biologici e la tecnologia alla base dei pacemaker.
Edwin «Buzz» Aldrin, l'astronauta della missione Apollo 11, la conosce bene: oggi, quasi tutte le nazioni spaziali del mondo vogliono ritornare sulla Luna.
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Poco tempo fa, i cinesi hanno lanciato la sonda spaziale Chang'e 4, che è riuscita il 3 gennaio 2019 in un allunaggio inedito sulla faccia nascosta della Luna.
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Il miliardario giapponese Yusaku Maezawa sarà il primo turista lunare e il primo cliente della compagnia spaziale privata SpaceX.
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E' molto probabile che altre bandiere sventoleranno presto, di fianco a quella statunitense.
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Quando i nuovi astronauti arriveranno sulla Luna, dovranno inizialmente fare le pulizie: le missioni precedenti hanno fatto accumulare una grande quantità di rifiuti.
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I vecchi avversari, la Russia e gli Stati Uniti non sono i soli ad essere affascinati dalla Luna. La Cina, l'India, il Giappone, la Corea del Sud, Israele e gli Europei stanno progettando di andarci.
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Il programma Apollo in breve
Il programma Apollo è stato un programma spaziale statunitense che ha portato allo sbarco dei primi uomini sulla Luna, 50 anni fa, il 21 luglio 1969. I primi a toccare il suolo del nostro satellite sono stati gli astronauti statunitensi Neil Armstrong e Buzz Aldrin, con Apollo 11.
Apollo è stato concepito durante la presidenza di Dwight Eisenhower e condotto dalla NASA. Il vero e proprio via libera è stato dato dopo che il presidente John Kennedy dichiarò, durante una sessione congiunta al Congresso avvenuta il 25 maggio 1961, che era un obiettivo nazionale il far «atterrare un uomo sulla Luna»entro la fine del decennio.
Apollo 11 fu seguita da sei missioni, l'ultima nel dicembre 1972, che portarono un totale di dodici uomini a camminare sulla Luna. Sono stati gli unici uomini a mettere piede su un altro corpo celeste.
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