New York Il Brooklyn Museum compie 200 anni con un rebranding e un museo mobile

SDA

21.10.2024 - 18:48

Lavori di manutenzione al Broocklyn Museum.
Lavori di manutenzione al Broocklyn Museum.
Keystone

Il Brooklyn Museum di New York compie 200 anni. Il museo, il secondo più grande della città e tra i più grandi negli Stati Uniti, ha iniziato le celebrazioni con un fitto calendario di mostre e con lo sguardo rivolto al futuro.

In programma un rebranding (un nuovo logo) e 'Museum on Wheels', il museo mobile che porterà l'arte in giro nei diversi quartieri di Brooklyn.

L'antica istituzione museale che, per pura coincidenza con il bicentenario, si trova al civico 200 di Eastern Parkway, traccia le sue origini al 1824, quando un gruppo di residenti con un gran senso civico registrò formalmente la prima biblioteca pubblica, la 'Brooklyn Apprentices' Library Association'. Lo scopo era di ispirare, istruire e costruire relazioni tra le crescenti comunità di immigrati a Brooklyn. La biblioteca alla fine divenne il Brooklyn Museum così come è noto oggi.

Nell'edificio in Beaux-Arts con una superficie di circa 52 mila mq, si trova una collezione con centinaia di migliaia di artefatti che coprono seimila anni di storia umana. Negli anni il museo è stato pioniere in traguardi significativi. Negli anni 1920, ad esempio, ha organizzato la prima mostra in Usa dedicata all'arte moderna africana e internazionale, nel 2007 ha lanciato il 'Center for Feminist Art' e tutt'ora continua ad essere una destinazione culturale dove l'arte sviluppa un grande senso comunitario.

Le prime mostre in programma per il bicentenario sono, 'Toward Joy: New Frameworks for American Art', con una trasformazione delle gallerie dedicate all'arte americana, 'The Brooklyn Artists Exhibition', con oltre 200 artisti la cui arte rispecchia la creatività di Brooklyn. A novembre sarà la volta di ' Solid Gold', che esplora tutta la magnificenza dell'oro attraverso seimila anni di opere d'arte, moda e design.

Il nuovo logo, in caratteri sans serif, non è solo un semplice 'intervento estetico', bensì un omaggio ai valori del museo, ossia, arte, comunità e un audace e progressivo dialogo tra il passato e il presente. «Avevamo bisogno di un nuovo brand che fosse espressione delle esigenze attuali, che onorasse la nostra ricca storia e in grado di portare energia», ha spiegato la direttrice Anne Pasternak. Il rebranding è stato ispirato dallo stesso edificio del museo, un viaggio architettonico dalla grandeur neoclassica al minimalismo moderno. Il nuovo look fonde Ie caratteristiche del sans serif (nitido e leggibile, ndr) con elementi di design che rimandano direttamente al grande passato dell'istituzione.

Visto da vicino, il nuovo logo mostra dei puntini che incorniciano il testo, si tratta di un'ode agli antichi filosofi e drammaturghi i cui nomi adornano la facciata del museo e fanno anche riferimento ai suoi inizi come biblioteca. Le due 'O' intrecciate in Brooklyn e l'unione tra la 'M' e 'U' in Museum è invece simbolo di connessione, comunità oltre ad esprimere la capacità del museo di far convergere una diversità di voci, culture e idee. Infine le sfumature di grigio richiamano alle mura calcaree dell'edificio.

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