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Sciare in libertà Alla scoperta dei pendii innevati del Canada occidentale
Bernhard Krieger, dpa/uri
10.12.2019

La cittadina di Banff dà nome al parco nazionale omonimo, nel quale si trovano i celebri comprensori sciistici di Lake Louise e Sunshine Village.
Immagine: Mike Seehagel/Travel Alberta/dpa-tmn

Sono previsti anche i salti pericolosi: nei pressi del Lake Louise sono presenti aree perfette per i freerider.
Immagine: Jamie Walter/Travel Alberta/dpa-tmn

Le società che propongono il trasporto in elicottero, come la Northern Escape, possiedono degli chalet in montagna, dai quali decollano per raggiungere le cime.
Immagine: Northern Escape Heli-Skiing/dpa-tmn

Emozioni forti tra gli alberi su una spessa coltre di neve: le discese nelle foreste sono state battezzate «tree skiing» dai nordamericani.
Immagine: Paul Morrison/Northern Escape Heli-Skiing/dpa-tmn

Nei dintorni di Revelstoke, la società Selkirk Tangiers Heli Skiing porta i freerider verso i pendii inesplorati delle Montagne Rocciose Canadesi. Quindi gli sciatori vengono recuperati al termine della discesa.
Immagine: dpa

Norman Kreutz è il direttore della scuola di sci della stazione di SilverStar, nella Colombia Britannica.
Immagine: Bernhard Krieger/dpa-tmn

Gli adepti del catski vengono invece trasportati in cima alle montagne dai gatti delle nevi, chiamati «cat» in America settentrionale.
Immagine: Bernhard Krieger/dpa-tmn

I piloti d'elicottero non scelgono cime qualsiasi: i gruppi vengono fatti scendere soltanto in posti conosciuti.
Immagine: Danny Stoffel/CMH Heli-Skiing/dpa-tmn

Nella neve fino alle anche: molti sciatori sognano simili discese fuoripista.
Immagine: Danny Stoffel/CMH Heli-Skiing/dpa-tmn

Nelle Montagne Costiere, in Canada, dove opera la società di trasporto in elicottero Bella Coola Heli Sports, cadono ogni anno enormi quantità di neve.
Immagine: Bruce Rowles/Bella Coola Heli Sports/dpa-tmn

La cittadina di Banff dà nome al parco nazionale omonimo, nel quale si trovano i celebri comprensori sciistici di Lake Louise e Sunshine Village.
Immagine: Mike Seehagel/Travel Alberta/dpa-tmn

Sono previsti anche i salti pericolosi: nei pressi del Lake Louise sono presenti aree perfette per i freerider.
Immagine: Jamie Walter/Travel Alberta/dpa-tmn

Le società che propongono il trasporto in elicottero, come la Northern Escape, possiedono degli chalet in montagna, dai quali decollano per raggiungere le cime.
Immagine: Northern Escape Heli-Skiing/dpa-tmn

Emozioni forti tra gli alberi su una spessa coltre di neve: le discese nelle foreste sono state battezzate «tree skiing» dai nordamericani.
Immagine: Paul Morrison/Northern Escape Heli-Skiing/dpa-tmn

Nei dintorni di Revelstoke, la società Selkirk Tangiers Heli Skiing porta i freerider verso i pendii inesplorati delle Montagne Rocciose Canadesi. Quindi gli sciatori vengono recuperati al termine della discesa.
Immagine: dpa

Norman Kreutz è il direttore della scuola di sci della stazione di SilverStar, nella Colombia Britannica.
Immagine: Bernhard Krieger/dpa-tmn

Gli adepti del catski vengono invece trasportati in cima alle montagne dai gatti delle nevi, chiamati «cat» in America settentrionale.
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I piloti d'elicottero non scelgono cime qualsiasi: i gruppi vengono fatti scendere soltanto in posti conosciuti.
Immagine: Danny Stoffel/CMH Heli-Skiing/dpa-tmn

Nella neve fino alle anche: molti sciatori sognano simili discese fuoripista.
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Nelle Montagne Costiere, in Canada, dove opera la società di trasporto in elicottero Bella Coola Heli Sports, cadono ogni anno enormi quantità di neve.
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La cittadina di Banff dà nome al parco nazionale omonimo, nel quale si trovano i celebri comprensori sciistici di Lake Louise e Sunshine Village.
Immagine: Mike Seehagel/Travel Alberta/dpa-tmn

La cittadina di Banff dà nome al parco nazionale omonimo, nel quale si trovano i celebri comprensori sciistici di Lake Louise e Sunshine Village.
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Sono previsti anche i salti pericolosi: nei pressi del Lake Louise sono presenti aree perfette per i freerider.
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Le società che propongono il trasporto in elicottero, come la Northern Escape, possiedono degli chalet in montagna, dai quali decollano per raggiungere le cime.
Immagine: Northern Escape Heli-Skiing/dpa-tmn

Emozioni forti tra gli alberi su una spessa coltre di neve: le discese nelle foreste sono state battezzate «tree skiing» dai nordamericani.
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Nei dintorni di Revelstoke, la società Selkirk Tangiers Heli Skiing porta i freerider verso i pendii inesplorati delle Montagne Rocciose Canadesi. Quindi gli sciatori vengono recuperati al termine della discesa.
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Norman Kreutz è il direttore della scuola di sci della stazione di SilverStar, nella Colombia Britannica.
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Gli adepti del catski vengono invece trasportati in cima alle montagne dai gatti delle nevi, chiamati «cat» in America settentrionale.
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I piloti d'elicottero non scelgono cime qualsiasi: i gruppi vengono fatti scendere soltanto in posti conosciuti.
Immagine: Danny Stoffel/CMH Heli-Skiing/dpa-tmn

Nella neve fino alle anche: molti sciatori sognano simili discese fuoripista.
Immagine: Danny Stoffel/CMH Heli-Skiing/dpa-tmn

Nelle Montagne Costiere, in Canada, dove opera la società di trasporto in elicottero Bella Coola Heli Sports, cadono ogni anno enormi quantità di neve.
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La cittadina di Banff dà nome al parco nazionale omonimo, nel quale si trovano i celebri comprensori sciistici di Lake Louise e Sunshine Village.
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Sono previsti anche i salti pericolosi: nei pressi del Lake Louise sono presenti aree perfette per i freerider.
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Le società che propongono il trasporto in elicottero, come la Northern Escape, possiedono degli chalet in montagna, dai quali decollano per raggiungere le cime.
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Emozioni forti tra gli alberi su una spessa coltre di neve: le discese nelle foreste sono state battezzate «tree skiing» dai nordamericani.
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Nei dintorni di Revelstoke, la società Selkirk Tangiers Heli Skiing porta i freerider verso i pendii inesplorati delle Montagne Rocciose Canadesi. Quindi gli sciatori vengono recuperati al termine della discesa.
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Norman Kreutz è il direttore della scuola di sci della stazione di SilverStar, nella Colombia Britannica.
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Gli adepti del catski vengono invece trasportati in cima alle montagne dai gatti delle nevi, chiamati «cat» in America settentrionale.
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I piloti d'elicottero non scelgono cime qualsiasi: i gruppi vengono fatti scendere soltanto in posti conosciuti.
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Nella neve fino alle anche: molti sciatori sognano simili discese fuoripista.
Immagine: Danny Stoffel/CMH Heli-Skiing/dpa-tmn

Nelle Montagne Costiere, in Canada, dove opera la società di trasporto in elicottero Bella Coola Heli Sports, cadono ogni anno enormi quantità di neve.
Immagine: Bruce Rowles/Bella Coola Heli Sports/dpa-tmn

La cittadina di Banff dà nome al parco nazionale omonimo, nel quale si trovano i celebri comprensori sciistici di Lake Louise e Sunshine Village.
Immagine: Mike Seehagel/Travel Alberta/dpa-tmn
Lontano dalle piste battute: una volta che si è gustato il piacere di una discesa sulla neve farinosa, non se ne può fare a meno. E arriva il momento in cui si sogna di lanciarsi nella leggendaria «Champagne Powder».
Nella sua discesa sulla pista di Revelstoke, lo sciatore sembra volteggiare ed esibirsi in una danza. Quasi affonda fino alle anche, prima di spiccare un salto dalla neve, che si trasforma in una nuvola. I suoi sci scivolano a ritmo costante sul manto farinoso, come su un'invisibile serie di dossi, circondati dal maestoso sfondo della catena montuosa Selkirk. Discese come questa creano dipendenza.
Il termine nordamericano «powder», che indica un manto particolarmente secco (che alle nostre latitudini chiamiamo «neve polverosa», ndr.), è ormai noto da molto tempo tra chi pratica sci e snowboard. Gli sciatori fuoripista che si lanciano sulla neve farinosa si fanno chiamare «freerider». La sensazione di libertà che avvertono quando si cimentano nei loro slalom sul soffice manto nevoso, lontano dalle piste battute, invade i loro corpi di felicità.
Sulle Alpi, regione densamente popolata caratterizzata da anguste vallate, da massicci montagnosi con pendii spesso ripidi e limitate aree per far rifugiare gli animali selvatici, lo spazio per ospitare un numero crescente di freerider e camminatori è ristretto. Inoltre, la prossimità del mare rende la neve relativamente umida e pesante.
Così, la neve «powder» compare soltanto in caso di precipitazioni abbondanti, con aria secca e fredda. Il Canada occidentale rappresenta invece un'attrazione per chi cerca questo tipo di piste da sci, dal momento che tali condizioni meteorologiche sono frequenti.
Destinazioni per sciatori e snowborder nostalgici
«Le province dell'Alberta e della Columbia Britannica rappresentano delle destinazioni da sogno per gli sciatori e gli snowborder», spiega Norman Kreutz. Il direttore della Scuola di sci di SilverStar Resorts, nella Columbia Britannica, sa di cosa parla: la famiglia di questo esperto istruttore dell'Associazione dei maestri di sci del Canada è originaria di Colonia.
Ma gli europei appassionati di sporti invernali in Canada non cercano soltanto la neve «powder» e le coltri bianche che possono variare da una media di otto fino a dodici metri all'anno. «Esistono anche infinite possibilità di pratica su terreni non battuti», spiega Kreutz.
Nei comprensori sciistici nordamericani, non si è obbligati a restare sulle piste. In tutta l'area è consentito l'accesso, sotto la sorveglianza della Canadian Ski Patrol, che vigila sulle valanghe e su altri pericoli. Inoltre, alcuni pendii non sono battuti in caso di precipitazioni nevose notturne. Ciò permette di sciare sulla neve fresca in settori sicuri.
Slalom fuoripista immersi nella natura
A SilverStar, le numerose discese nella foresta rappresentano un eldorado per chi le conosce. Il «tree skiing» è il nome dato dai nordamericani allo sci praticato nei boschi, più raro rispetto all'Europa. Gli alberi molto grandi di solito non hanno rami nella porzione inferiore del tronco, il che lascia molto spazio per sciare. «È perfetto per fare slalom immersi nella natura», spiega Kreutz.
I comprensori sciistici di Lake Louise e di Sunshine Village, nella provincia dell'Alberta, propongono discese nelle foreste e su terreni particolarmente belli. Le celebri stazioni sciistiche del parco nazionale di Banff sono situate nel cuore delle Montagne Rocciose Canadesi.
Ad Ovest della cresta principale, si riuniscono i comprensori leggendari della «Powder Highway», frequentatissimi dagli amanti della neve spessa. Da Fernie, il tracciato conduce fino a Whitewater e Red Mountain a sud ovest, dove opera Big Red Cats, il più grande servizio mondiale di catski, ma anche fino a Revelstoke a nord-ovest, passando per Panorama e Kicking Horse.
Il regno dell’elisci e del catski
Revelstoke, piccola città sulle rive del lago Columbia, offre possibilità infinite di freeride nell’area sciistica e tutt’intorno, sulle catene montuose Selkirk e Monashee. A diversi chilometri dalla città più vicina, si trovano spesso degli chalet riservati all’elisci e al catski.
Queste due pratiche sportive sono state inventate nella Columbia Britannica. Chi pratica l’elisci viene trasportato in elicottero fino in cima. Da qui può cominciare la discesa attraversando le piste vergini fino a valle; generalmente, questi sciatori sono accompagnati da una guida e indossano un equipaggiamento contro le valanghe. Quanto agli appassionati di catski, vengono trasportati fino alla cima della montagna da un gatto delle nevi, chiamato «cat» in America del Nord.

Al giorno d’oggi, l’ovest del Canada è il centro nevralgico dell’elisci e Revelstoke ne è la sua capitale. CMH Heli Skiing, che ha inventato l’elisci e che domina il mercato, possiede cinque chalet a Revelstoke e nei dintorni. Il gestore della zona, Selkirk Tangiers Heli Skiing, organizza partenze direttamente dalla periferia della città. L’impresa, che appartiene alla stazione sciistica di Revelstoke, propone delle tariffe speciali per una o due giornate, come Purcell a Golden o RK a Panorama.
«La tariffa giornaliera di elisci è ideale per tutti coloro che vogliono essere prudenti», spiega Andrew McNab, guida di Selkirk Tangiers. In effetti, molti europei vivono con grande apprensione lo sci in piena natura, sottolinea. In fin dei conti, da loro, la maggior parte della gente percorre soprattutto discese battute, considera Andrew McNab, che ritiene tuttavia che «coloro che padroneggiano le piste nere senza problemi e che sono in buona forma fisica non hanno nulla da temere».
Niente neve fresca senza preparazione
Tuttavia, bisogna prepararsi con un allenamento di forza e di resistenza e perfezionare la tecnica sugli sci. «Numerose scuole di sci propongono per questo delle aree di allenamento su neve non battuta o dei corsi privati, oltre che corsi di sicurezza», riporta Thomas Braun della Federazione tedesca di sci (DSV). L’ex freestyler di classe mondiale Ernst Garhammer propone così da diversi anni corsi sulla neve non battuta, principalmente sulle Alpi.
L’offerta esiste anche in Canada. CMH Heli Skiing propone per esempio delle settimane speciali per i principianti di elisci. Stumböck Club, pioniere tedesco dei viaggi per sciatori in Canada, propone dei safari di gruppo con gli sci: le guide insegnano ai loro clienti come sciare su un terreno non preparato in un comprensorio sciistico. Il coronamento del loro corso è una gita a Revelstoke, per la scoperta dell’elisci con Selkirk Tangiers.
Sempre a Revelstoke, Nigel Harrison della scuola di sci Section 8 organizza regolarmente dei campi. Così come Darryl Bowie, che lavora per Extremely Canadian a Whistler o anche Ernst Garhammer, il canadese era un tempo uno dei migliori freestyler del mondo. Oggi, impartisce corsi di uno o due giorni agli sciatori che vogliono esplorare i loro limiti nel più grande comprensorio sciistico del Canada. «I nostri clienti devono imparare a sciare non soltanto sulle discese più ripide, ma anche in maniera più sicura», spiega. Più si ha consapevolezza di sé, più si può godere la natura e lo sport, aggiunge.
Cime mai scelte a caso
In elisci, salire sulla montagna è già un’esperienza in sé. Sorvolare giganteschi ghiacciai e cime dalle forme bizzarre è impressionante. L’elicottero, dopo aver lasciato il gruppo su un piccolo altopiano, scompare rituffandosi nella valle a tutta velocità.
Probabilmente, senza guide esperte e ottimamente formate, la maggior parte degli sciatori si perderebbe in questa «no man’s land» bianca. Ma gli accompagnatori tengono tutto sotto controllo, perché non lasciano che gli sciatori si dirigano verso qualunque cima allettante. Tutti i luoghi di atterraggio sono cartografati, così come le discese lungo i crepacci, le discese a rischio valanghe e i precipizi.
Malgrado un rischio residuo che non può mai essere escluso, l’elisci è probabilmente la forma di freeride più sicura. Contrariamente all’escursione, i passaggi che presentano un rischio valanga sono semplicemente sorvolati e vengono percorse soltanto le discese più sicure e più interessanti. E poiché la sicurezza viene prima di tutto, i clienti devono seguire una formazione per le situazioni di emergenza e indossare un equipaggiamento completo di protezione contro le valanghe.
L’elisci ha un prezzo
L’elisci permette di vivere delle esperienze sulla neve non battuta riservate solo agli escursionisti più esperti. Ma mentre chi pratica fuoripista fa generalmente una sola discesa da sogno al giorno, il freeride con trasporto in elicottero permette di effettuarne da dieci a quindici. Tutto questo, però, ha un prezzo: una giornata di elisci costa circa 800 euro (circa 880 franchi), una settimana intera almeno 6000 euro (circa 6600 franchi), mentre bisogna sborsare la metà di questa somma per dedicarsi al catski.
Questo piacere esclusivo sugli sci ha un prezzo anche per la natura, accusano i difensori dell’ambiente, che contestano le emissioni di CO2 causate dai tragitti in aereo e in elicottero, oltre all’impatto di queste pratiche sull'inquinamento. Le critiche sono tuttavia più accese in Europa che in Canada, dove le associazioni di difesa dell’ambiente hanno nel mirino piuttosto le industrie del petrolio, del gas e della legna.
Contrariamente a ciò che avviene sulle Alpi, i gestori di servizi di elisci in Canada operano in regioni praticamente desertiche. Nelle zone popolate da animali, non si possono creare simili servizi nel raggio di cinque chilometri. Questo è ciò che precisa l’associazione che raggruppa le imprese di settore.
Aree più vaste sulle Montagne Costiere
Nella maggior parte dei casi, tuttavia, esistono comunque delle soluzioni alternative. In media, una zona di eliscì si estende su circa 2000 km², mentre le più vaste raggiungono più di 13'000 km².
Le zone di elisci più vaste e più innevate si trovano sulle Montagne Costiere, nel nord della Columbia Britannica, dove operano per esempio Northern Escape Heli Skiing e Bella Coola Heli Sports, nominato a più riprese come miglior gestore di elisci ai World Ski Awards.
«Qui, abbiamo tra i 25 e i 30 metri di neve all’anno», si entusiasma Tim Wilkinson, del servizio Bella Coola Heli Sports. John Forrest, il fondatore di Northern Escape Heli Skiing, menziona un altro vantaggio: altrove, quando gli elicotteri non possono volare a causa delle nubi spesse, della nebbia o di una tempesta, gli sciatori attendono migliori condizioni metereologiche. Ma con John Forrest, riescono a scendere sulla neve non battuta. Northern Escape Heli Skiing dispone di battistrada per sostituire gli elicotteri durante queste giornate.
«Possiamo anche garantire di sciare su neve vergine quasi tutti i giorni», promette John Forrest. Dopotutto, è per questo che gli Europei hanno fatto tutta questa strada.
Le funivie più impressionanti al mondo

... ma consente di immergersi nella vita quotidiana degli inquilini dei grandi edifici della città.
Immagine: Getty Images

Percorrete la nostra galleria per scoprire le funivie più pazze e spettacolari del mondo.
Immagine: Getty Images

Il titolo di funivia più rapida del mondo appartiene a una teleferica asiatica: il Genting Skyway, in Malesia, che collega Gohtong Jaya al complesso turistico di Resorts World Genting. I suoi passeggeri attraversano i cieli a una velocità di 21,6 kilometri all’ora.
Immagine: Getty Images

Il più bel punto di vista alpino del mondo: l'«Aiguille du Midi» trasporta gli appassionati dello sci e del trekking di Chamonix sulle cime del Monte Bianco.
Immagine: Getty Images

La funivia che permette di collegare il monastero di Tatev, in Armenia, è considerata come la più lunga cabinovia andata e ritorno al mondo.
Immagine: Getty Images

Contrariamente alle funivie a circuito chiuso, essa effettua l’andata e il ritorno tra le stazioni, distanti 5,5 chilometri.
Immagine: Getty Images

Le funivie non attraversano sempre gole solitarie o scenari montani. Infatti, il «Roosevelt Island Tramway» di New York assicura il collegamento tra Roosevelt Island, sull'East River e Manhattan. Basta acquistare un semplice biglietto della metro per accedervi.
Immagine: Getty Images

La teleferica di Aï-Petri collega il Mar Nero all’altopiano dei monti di Crimea, culminando a 1234 metri di altitudine ed è situata sull’omonima penisola, annessa dalla Russia. Si tratta della più lunga teleferica senza pilastri di sostegno d’Europa.
Immagine: Getty Images

Questi pilastri della stazione della teleferica di Åre, in Svezia, sono ricoperti di gel.
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La teleferica di Yushan, in Cina, si estende per 1 km e costituisce per i 40 abitanti del villaggio l’unico collegamento con il mondo esterno.
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La prima funivia con tetto aperto del mondo conduce allo Stanserhorn, che culmina a 1900 metri di altitudine, in soli sei minuti. Da sottolineare la superba visuale a 360°.
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La star hollywoodiana delle funivie sorvola strade e spiagge per collegare Rio de Janeiro al monte del Pan di Zucchero. Roger Moore, uno degli interpreti dell'agente 007, ha girato una scena di combattimento in una delle sue cabine. Il film era «Moonraker-Operazione spazio».
Immagine: Getty Images

Secondo le autorità cinesi, si tratta della più lunga funivia di alta montagna del mondo: la teleferica del monte Tianmen, situata nel Parco nazionale di Zhangjiajie, copre una distanza di 7455 metri e culmina a 1279 metri di altitudine.
Immagine: Getty Images

Con i suoi 10 km, la teleferica di La Paz-El Alto è la più lunga del mondo. Tuttavia, essa accoglie solo pochi turisti e passeggiatori. La funicolare è stata aperta nel 2014, prima di tutto per ridurre il traffico pendolare nella capitale boliviana.
Immagine: Getty Images

Inoltre è molto più sicuro per i pendolari spostarsi al di sopra dei tetti delle favelas.
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La stazione d'arrivo della funivia del Piccolo Cervino è situata a 3883 metri sul livello del mare ed è quindi la più alta d'Europa.
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La funivia di Masada, che si affaccia sul Mar Nero in Palestina, è invece la più bassa al mondo.
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Il più bel ponte del Regno Unito: anche se sono ben 34 i ponti sul Tamigi, non c'è modo migliore di questo per attraversare il fiume. La funivia Emirates Air Line offre ai suoi passeggeri una magnifica vista su Londra.
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L'orgoglio dei canadesi: l'impianto di risalita PEAK 2 PEAK assicura il collegamento fra i diversi complessi alberghieri di Whistler Blackcomb. Con i suoi tre chilometri di lunghezza, è la funivia aerea più lunga al mondo nonché la più alta nella sua categoria. Termina, infatti, a 436 metri sopra la vallata.
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Il primato di funivia più alta al mondo è aspramente conteso, ma spetta alla funivia di Mérida, in Venezuela. Essa parte a 1640 metri di altitudine …
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... e conduce i passeggeri fino a «Pico Espejo», situato a 4765 metri sul livello del mare. Un'altitudine sufficiente per soccombere al mal di montagna acuto e che la rende senza dubbio una delle funivie più spettacolari al mondo.
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La funivia di Chongqing, che sorvola il fiume cinese di Yangzi Jiang, non è certamente la più spettacolare di tutte, …
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... ma consente di immergersi nella vita quotidiana degli inquilini dei grandi edifici della città.
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