Il poeta e scrittore ticinese Alberto Nessi sarà ospite del festival letterario trilingue Textures a Friburgo domenica. (immagine d'archivio)
Alberto Nessi al lavoro nella sua casa di Bruzella. (immagine d'archivio)
Alberto Nessi: «l'importante è la qualità della scrittura» - Gallery
Il poeta e scrittore ticinese Alberto Nessi sarà ospite del festival letterario trilingue Textures a Friburgo domenica. (immagine d'archivio)
Alberto Nessi al lavoro nella sua casa di Bruzella. (immagine d'archivio)
Domenica lo scrittore e poeta ticinese Alberto Nessi sarà ospite degli incontri letterari Textures di Friburgo, dove converserà con l'amico e autore vallesano Jérôme Meizoz. Per l'occasione Keystone-ATS lo ha intervistato.
Assieme a Meizoz, Nessi ha pubblicato la raccolta bilingue «Storie di paese/Histoires de village» (Empreintes, 2022), nel quale i due autori traducono a vicenda le loro poesie.
«Alla base di questa collaborazione c'è un'amicizia», afferma Nessi in un'intervista telefonica con Keystone-ATS, «una proposta di Jérôme che ho accolto con piacere». Per scrivere questa raccolta i due poeti si sono dapprima scambiati opinioni. Entrambi condividono «un'attenzione per il concreto, per la narrazione in poesia», cosa non frequente, spiega Nessi.
«Nel libro si denota una differenza di metrica, quella di Jérôme, basata su versicoli – versi di poche sillabe – e la mia basata sul verso lungo narrativo, alla Pavese o alla Sbarbaro», precisa. La sfida è quella di tradurre «in un'altra tonalità la musica del poeta, rispettandone lo spirito», spiega Nessi, citando l'esempio della poesia «L'âge/L'età» nella quale Meizoz descrive i fiori di sambuco come «poings blancs» (pugni bianchi) che il poeta ticinese, per rispecchiare la musicalità dell'italiano, trasforma in «macchie bianche».
Passione per la poesia
«Mi fa molto piacere tornare a Friburgo, lì ho coltivato la mia passione per la poesia, nata nell'adolescenza. Da allora non ho più smesso di scrivere», dice Nessi, classe 1940, che lì ha frequentato l'Università. Si rammenta inoltre, che nella città sulla Sarine, sono nate «una poesia proprio dedicata alla Rue de Rome e alle due sorelle che gestivano la casa in cui abitavo» e ancora «un'altra poesia che avevo scritto per una ragazza ticinese di cui ero infatuato».
Nel 2016 Nessi è stato insignito del Gran Premio svizzero di letteratura, un riconoscimento importante che ha rappresentato «un aumento di responsabilità», afferma. «L'importante è che rimanga la qualità della scrittura, non tocca però a me giudicarla: bisogna rispettare letteratura e lettori», precisa.
Ma è anche un altro punto quello che a suo avviso ritiene importante: la pubblicazione bilingue della raccolta di poesie «Minimalia» (Cheyne, 2022) in Francia.
Concretezza
Nessi, che ha fatto il suo debutto poetico nel 1969 con «I giorni feriali», si è poi misurato anche con la prosa. «Prediligo un filone minoritario della letteratura italiana che utilizza il tono più 'basso' della poesia, filone che parte da Cesare Pavese, poeta della mia adolescenza negli anni '50. Ci sono poi anche le poesie dialettali che io amo molto, come quelle di Tonino Guerra o di Raffaello Baldini», spiega Nessi.
Mentre discutiamo suona la campana di Bruzella, piccolo villaggio della Valle di Muggio dove il poeta vive. «Per la prosa prediligo il genere che si basa sulla documentazione della realtà. Amo molto la concretezza», prosegue; spesso, sia per la prosa che per la poesia, parte da incontri che fa casualmente.
Un esempio è il titolo della raccolta «Perché non scrivo con un filo d'erba» (Interlinea, 2020), ispirato alla domanda postagli da un giovane con la sindrome di down.
Fra le altre fonti d'ispirazione Nessi cita la natura, ne è un esempio la sua ultima raccolta «La seconda bellezza- Poesie vegetali» (Interlinea, 2022). «Sono venuto ad abitare in una zona dove sono circondato dalla natura, mentre prima abitavo a Chiasso e Mendrisio in ambienti più urbanizzati», un cambiamento che in parte influenza i suoi scritti.
Progetti in corso
Riguardo ai progetti in corso Nessi afferma di continuare a lavorare su due fronti: poesia e prosa. Nonno di quattro nipotini, sta lavorando al libro per bambini «Fiorincanto», la cui uscita è prevista a Mesocco (GR) nella seconda metà di marzo, nel quale ha «cercato di cogliere le immagini dei nipotini e trasformarle in versi musicali». Aggiunge però che «se una poesia per bambini funziona deve piacere anche agli adulti».
«Sto poi raccogliendo i miei nuovi racconti in prosa», dice Nessi. Inoltre, in francese uscirà entro la fine di quest'anno una riedizione in forma tascabile di «Fleurs d'ombres» ("Fiori d'ombra") tradotto da Christian Viredaz, pubblicato da La Dogana nel 2001 ed ora riproposto da Florides helvètes/Collection Poche Suisse: raccolta di racconti che ha anche ricevuto un premio per la traduzione.
sifo, ats