Tutto bloccato Sciopero dei porti sulla costa est degli USA, il primo in quasi 50 anni

SDA

1.10.2024 - 16:50

I porti americani hanno un'importanza fondamentale per l'economia globale.
I porti americani hanno un'importanza fondamentale per l'economia globale.
Keystone

Primo sciopero in quasi 50 anni in 14 porti della costa atlantica degli USA, dal Maine al Texas, dopo il mancato accordo per il rinnovo del contratto di lavoro: a proclamarlo l'International Longshoremen's Association, che rappresenta circa 85'000 lavoratori portuali.

Lo sciopero blocca tutto, dal cibo alle spedizioni di automobili, in un'interruzione che secondo gli analisti costerà all'economia americana miliardi di dollari al giorno, minaccerà posti di lavoro e potenzialmente alimenterà l'inflazione.

Kühne+Nagel, colosso della logistica con sede nel canton Svitto, prevede «notevoli ritardi» e si prepara a difficoltà prolungate. «Si tratta di un evento importante, la cui portata non si vedeva dagli anni 70», ha spiegato all'agenzia Awp Michael Aldwell, responsabile settoriale dell'impresa.

L'azienda sta lavorando a pieno ritmo per attivare rotte alternative per le navi e sta elaborando piani di emergenza, ad esempio ricorrendo a personale aggiuntivo.

Anche se lo sciopero dovesse risolversi rapidamente si prevedono da cinque a sette giorni per ogni giorno di fermo per smaltire gli arretrati, una volta riaperti i terminal, ha indicato il manager. Sussiste inoltre il rischio che l'agitazione aggravi la situazione anche in altri porti del mondo, se la situazione persiste.

Le novità odierne hanno subito avuto ripercussioni anche in borsa: Kühne+Nagel, uno dei 20 titoli che costituiscono l'SMI, l'indice principale del mercato elvetico, perdeva nel pomeriggio oltre l'1%, in un mercato orientato in generale a un rialzo frazionale. Da gennaio la performance del valore è negativa nella misura del 20%.

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