Contro i tagli previsti I dipendenti della Stahl Gerlafingen protestano a Berna

dagr, ats

21.10.2024 - 14:07

Protesta sotto Palazzo federale per sostenere le sorti della Stahl Gerlafingen.
Protesta sotto Palazzo federale per sostenere le sorti della Stahl Gerlafingen.
Keystone

Circa 500 persone si sono riunite oggi sulla Piazza federale di Berna per protestare contro i tagli previsti dalla Stahl Gerlafingen. Chiedono una rinuncia a ulteriori licenziamenti e la conservazione dell'acciaieria.

«Salvate questi posti di lavoro», ha detto Pierre-Yves Maillard, presidente dell'Unione sindacale svizzera (USS) e consigliere agli stati socialista, in un discorso pronunciato in piazza. Senza l'azienda la Svizzera perderebbe know-how e indipendenza.

Il consigliere nazionale UDC Christian Imark ha definito l'azienda di rilevanza sistemica. Bisogna quindi fare tutto il possibile per salvarla.

Tramite una petizione online lanciata la scorsa settimana sono state raccolte oltre 10'000 firme per salvare i posti di lavoro e chiedere un intervento immediato della politica, ha spiegato Matteo Pronzini del sindacato Unia.

Nuovi tagli

Le proteste nascono dopo che l'azienda ha annunciato 120 licenziamenti. In primavera Stahl Gerlafingen aveva già operato una ristrutturazione che aveva portato alla revoca del rapporto di lavoro di circa 60 dipendenti e alla chiusura di una delle due linee di produzione.

Il proprietario di Stahl Gerlafingen, Antonio Beltrame, ha espresso dal canto suo recentemente – in un'intervista alla NZZ am Sonntag – il disappunto nei confronti del Consiglio federale. L'acciaieria avrebbe infatti informato tempestivamente i consiglieri federali Albert Rösti e Guy Parmelin delle condizioni generali problematiche.

L'acciaieria ha perso molto denaro nel 2023 a causa dell'aumento dei costi dell'energia. Francia e Italia hanno ridotto il prezzo dell'elettricità per l'industria durante questo periodo, ha sottolineato Beltrame.

Alla fine di settembre, il Consiglio nazionale ha chiesto un aiuto immediato per l'acciaieria. Il Consiglio federale aveva precedentemente respinto l'idea di un sostegno statale a singole aziende o industrie.

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