Svizzera-UeSindacati critici su accordo, associazioni padronali soddisfatte
hm, ats
20.12.2024 - 17:01
Critiche da parte dei sindacati, soddisfazione invece sul fronte padronale.
Keystone-SDA, hm, ats
20.12.2024, 17:01
SDA
È questa in estrema sintesi la reazione del mondo economico elvetico alla conclusione dei negoziati fra Svizzera e Ue su ciò che viene da taluni qualificato come terza edizione dei bilaterali e da altri come nuovo accordo quadro.
UNIA – L'esito delle trattative comunicato oggi dal Consiglio federale lascia molti interrogativi senza risposta. Gli elementi noti in materia di protezione dei salari non sono sufficienti. Il sindacato esige chiarezza e garanzie materiali. Con sconcerto si constata che dalla firma dal conferimento del mandato negoziale nel 2023, nonostante innumerevoli tornate di trattative, le questioni di centrale importanza restano irrisolte e devono ancora essere chiarite.
TRAVAILSUISSE – È prevedibile che il nuovo accordo indebolisca significativamente la protezione dei salari: questo è inaccettabile. Il Consiglio federale deve ora informare rapidamente l'opinione pubblica sui risultati dei negoziati e includere nel messaggio i miglioramenti della protezione delle retribuzioni. Criticità emergono anche riguardo alle intese sui trasporti e sull'elettricità: le liberalizzazioni in questi campi non sono nell'interesse dei lavoratori.
SEV – Il Sindacato del personale dei trasporti accoglie con favore in generale lo sviluppo del traffico ferroviario internazionale viaggiatori e la cooperazione con l'Ue. Il SEV vede però grandi rischi in un cambiamento di sistema. L'apertura del mercato all'Ue deve essere accompagnata e mitigata da misure di protezione specifiche per i ferrovieri. Il sindacato è favorevole all'espansione dei collegamenti ferroviari internazionali, ma preferibilmente nell'ambito del collaudato sistema di cooperazione, non di concorrenza.
ECONOMIESUISSE – La conclusione dei negoziati è una pietra miliare importante per garantire gli accordi bilaterali. Relazioni regolamentate e certezza del diritto nei rapporti con l'Ue, in quanto principale partner commerciale della Svizzera, sono essenziali per la piazza economica. La federazione delle imprese elvetiche valuterà in modo esaustivo il testo concreto dell'intesa e le proposte di attuazione della politica interna non appena saranno disponibili.
UPI – L'Unione svizzera degli imprenditori saluta i progressi compiuti con l'Ue. È fondamentale riportare le relazioni tra l'UE e la Svizzera su una base più stabile e garantire così la sicurezza della pianificazione. Il paese gode oggi di benessere economico proprio grazie al buon accesso al mercato unico dell'Ue e a relazioni bilaterali consolidate: è molto importante che questo approccio bilaterale rimanga un modello di successo anche in futuro.
SWISSMEM – A prima vista, l'importante accordo sembra essere favorevole alla Svizzera. Ma anche il prezzo di politica interna dell'accordo sarà decisivo: non si deve rinunciare alla flessibilità del mercato del lavoro in quanto principale vantaggio in termini di ubicazione. L'organizzazione padronale dell'industria metalmeccanica ed elettrotecnica è favorevole alla salvaguardia dell'attuale livello di protezione fornito dalle misure di accompagnamento, ma rifiuta i regali ai sindacati, quali l'estensione dei contratti collettivi di lavoro dichiarati d'obbligatorietà generale.
HOTELLERIESUISSE – La conclusione positiva dei negoziati è da accogliere con favore. L'accordo rappresenta un passo importante per garantire la cooperazione economica fra le parti e offre alle strutture ricettive e all'intero settore turistico elvetico una base stabile per il futuro.
SWISSGRID – La Svizzera ha bisogno di un accordo sull'energia elettrica con l'Ue: soprattutto in inverno, la Confederazione non è in grado di rifornirsi di elettricità in modo completamente autonomo e dipende dalle importazioni. La società incaricata della gestione della rete svizzera di trasmissione della corrente accoglie con favore la conclusione positiva dei negoziati: la Confederazione ottiene la certezza del diritto e può contribuire all'ulteriore sviluppo del mercato europeo.
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