Svizzera«Occorre potenziare le energie rinnovabili, altrimenti ci saranno lacune in inverno»
hm, ats
9.1.2025 - 19:00
Espandere la produzione di energia idroelettrica ed eolica, raggiungendo nel contempo un accordo sull'elettricità con l'Unione Europea.
Keystone-SDA, hm, ats
09.01.2025, 19:00
09.01.2025, 19:21
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Sono i due fronti su cui il paese deve attivarsi, secondo l'Associazione delle aziende elettriche svizzere (AES), per garantire la sicurezza dell'approvvigionamento ed evitare problemi nei mesi più freddi.
«L'approvvigionamento di elettricità in inverno rimarrà una sfida importante anche in futuro», afferma l'organismo in un comunicato in cui viene presentato uno studio sul tema. Da un lato è necessario coprire la crescente domanda di elettricità: si prevede che il consumo in Svizzera aumenterà di circa il 50%, raggiungendo circa 90 terawattora entro il 2050; dall'altro deve essere compensata la chiusura delle centrali nucleari a partire dal 2040.
Secondo l'AES è quindi indispensabile raggiungere gli obiettivi di espansione indicati dalla legge sull'elettricità, in vigore dall'inizio del 2025. «Abbiamo urgentemente bisogno di 16 progetti idroelettrici», afferma il presidente dell'associazione Martin Schwab, citato nella nota. «E più energia eolica riusciremo ad aggiungere meglio sarà per l'approvvigionamento elettrico».
Altrimenti – argomenta l'organizzazione che fa gli interessi di 400 membri, che con circa 22'000 dipendenti coprono oltre il 90% del fabbisogno di corrente – la Svizzera si troverebbe a dipendere da grandi quantità di elettricità proveniente da centrali a gas. E più centrali a gas saranno necessarie, più sarà difficile e costoso raggiungere gli obiettivi climatici. Le centrali nucleari di Gösgen (SO) e Leibstadt (AG) dovranno produrre elettricità fino al 2050 se non verranno raggiunti gli obiettivi di espansione delle fonti rinnovabili; il funzionamento a lungo termine di entrambi gli impianti potrebbe ridurre di circa la metà il fabbisogno di centrali a gas.
La sicurezza dell'approvvigionamento e la neutralità climatica dipendono quindi in modo determinante dall'attuazione della legge sull'elettricità, prosegue l'AES. Centrale è però anche la conclusione di un accordo con l'Ue, che darebbe alla Svizzera una capacità di importazione ed esportazione molto maggiore, cosa che renderebbe l'approvvigionamento elettrico non solo più stabile, ma anche più economico. Sempre secondo l'associazione un'intesa con Bruxelles ridurrebbe i costi dei servizi ausiliari per il bilanciamento della rete elettrica e la necessità di costose riserve di elettricità nella Confederazione.
Anche se gli obiettivi di ampliamento saranno raggiunti sarà comunque necessaria energia elettrica aggiuntiva nei mesi invernali. AES ha analizzato quattro opzioni: più eolico, importazioni aggiuntive rispetto alla legge sull'elettricità, centrali a gas (gestite nel modo più neutrale possibile dal punto di vista climatico) o il funzionamento a lungo termine di almeno una centrale nucleare esistente per 80 anni. Secondo AES l'opzione «più turbine eoliche» è la migliore. Sono inoltre necessarie soluzioni per l'elettricità in eccesso in estate, dovuta alla crescente percentuale di energia solare. Per il potenziamento delle energie rinnovabili sono anche indispensabili una maggiore accettazione, procedure accelerate e condizioni di finanziamento adeguate, conclude l'organismo.