+3,2% nel 2024 Nuovi affitti sempre in netta crescita in Svizzera

hm, ats

21.1.2025 - 15:00

Gli appartamenti diventano più cari.
Gli appartamenti diventano più cari.
Keystone

Gli affitti si confermano in netto aumento in Svizzera: in dicembre le pigioni degli appartamenti nuovi o nuovamente affittati – si parla solo di quelle, non dei contratti in essere – sono aumentate dello 0,9%, mentre nello spazio di un anno l'incremento è del 3,2%.

Keystone-SDA, hm, ats

È quanto emerge da un indice elaborato dal portale di annunci immobiliare Homegate in collaborazione con ZKB, la banca cantonale di Zurigo. In quasi tutti i 25 cantoni (i due Appenzello sono considerati insieme) si registrano progressioni mensili, con una punta del +2,3% a Lucerna, mentre il Ticino segna +1,2% e i Grigioni +1,7%. Su base annua gli incrementi arrivano sino al +11,4% di Nidvaldo e al +10,1% di Zugo: l'unico cantone in controtendenza è rappresentato dai Grigioni (-1,7%), mentre in Ticino (+1,9%) la crescita è inferiore alla media.

Interessante è anche l'andamento nelle otto città elvetiche prese in considerazione dai ricercatori. Lugano mette a referto una perfetta stabilità mensile, mentre sull'arco di un anno si osserva +5,3%. Balzi più importanti nei dodici mesi vengono mostrati da Lucerna (+9,2%) e Basilea (+5,8%). Seguono San Gallo (+4,8%), Zurigo (+4,5%), Losanna (+2,4%), Berna (+2,3%) e Ginevra (+1,8%). Coira non figura fra le realtà prese in esame.

Nel 2024 la domanda di immobili in affitto in Svizzera è rimasta elevata, spiegano gli specialisti di Homegate. Da un lato, la crescita demografica è proseguita, dall'altro, la capacità residua di alloggi disponibili si è ulteriormente ridotta, mentre il numero di appartamenti di nuova costruzione è rimasto basso: di conseguenza il tasso di sfitto è diminuito per il quarto anno consecutivo. Questo squilibrio tra domanda e offerta continua a far salire i canoni.

Ci sono però anche indicazioni di altre tendenze, specificano gli esperti: la crescita degli affitti richiesti nel 2024 è stata inferiore a quella dell'anno precedente. Ciò è peraltro dovuto al fatto che non sono più attivi diversi effetti speciali che avevano caratterizzato il 2023, come il forte aumento dei prezzi dell'energia e dei relativi costi accessori a seguito della guerra in Ucraina. Inoltre il tasso ipotecario di riferimento è stato aumentato due volte nel 2023, con un impatto indiretto sulle pigioni; nel 2024, invece, è rimasto costante.