Fine di un'epoca Ha chiuso per sempre il Salone dell'auto di Ginevra

ot, ats

31.5.2024 - 16:30

L'ultima edizione del Salone dell'auto di Ginevra ha avuto luogo nella primavera di quest'anno in forma ridotta. (Foto d'archivio)
L'ultima edizione del Salone dell'auto di Ginevra ha avuto luogo nella primavera di quest'anno in forma ridotta. (Foto d'archivio)
Keystone

Il tradizionale Salone dell'Auto di Ginevra chiude le porte definitivamente. Lo hanno annunciato oggi gli stessi organizzatori. L'evento era stato inaugurato nel 1905. Nella primavera di quest'anno si è tenuto per l'ultima volta in formato ridotto. Il tradizionale Salone dell'Auto di Ginevra chiude le porte definitivamente. Parmelin, «peccato per Ginevra e la Svizzera». Il Palexpo non è a rischio.

Come ha spiegato oggi a Keystone-ATS Alexandre de Senarclens, presidente della Fondazione del Salone internazionale dell'automobile di Ginevra, «sondando i costruttori in vista dell'evento del 2025, abbiamo avuto l'impressione di andare contro il mercato».

Tuttavia, l'edizione 2024 del Salone era stata promettente, ha sottolineato Sandro Mesquita, direttore generale della manifestazione.

Dopo quattro anni di assenza a causa della pandemia, gli organizzatori sono riusciti a riunire sotto il tetto del Palexpo una trentina di espositori, 2.000 giornalisti e un gran numero di visitatori.

L'obiettivo per il 2025 era di raddoppiare la grandezza dell'evento. Ma «i segnali che abbiamo ricevuto sono stati negativi», afferma Mesquita.

Parmelin: «Peccato per Ginevra e la Svizzera»

Parole di rammarico sono giunte dal consigliere federale Guy Parmelin, capo del Dipartimento federale dell'economia, della formazione e della ricerca (DEFR), come reazione alla chiusura del Salone dell'auto di Ginevra.

«Sono dispiaciuto per la reputazione della città e della Svizzera come vetrina dell'innovazione e del prestigio dell'industria automobilistica», ha dichiarato oggi il DEFR riportando le esternazioni di Parmelin.

«Questo epilogo deve essere visto soprattutto come un'opportunità per mettere in mostra queste risorse in modo diverso, al servizio della mobilità essenziale di domani», ha continuato il consigliere federale contattato da Keystone-ATS.

«La decisione degli organizzatori di chiudere il Salone internazionale dell'automobile si inserisce in un contesto molto più turbolento di quello che ha caratterizzato il periodo di massimo splendore della manifestazione», ha aggiunto Parmelin.

Il Palexpo non è a rischio

In relazione alla fine del Salone dell'automobile di Ginevra, il direttore generale del Palexpo, Claude Membrez, ha dichiarato che si tratta di «un duro colpo». Ha però aggiunto che quanto accaduto «era destino», dato che «il salone aveva iniziato a regredire ben prima della pandemia, ossia dal 2015 in poi», ha sottolineato.

«Il Salone era il più grande evento di Palexpo, addirittura il più grande evento in Svizzera», ha affermato Membrez. Ma, «le cose stanno cambiando» e Palexpo deve arrangiarsi, attirando altri eventi e proponendo altre date, per garantire la continuità dei suoi affari.

Nel 2011, Palexpo aveva già subito la perdita di Telecom, anch'esso un evento gigantesco. Il centro espositivo funzionerà anche senza il «Motor Show», ha dichiarato Membrez, che ha citato i conti in pareggio per il 2023 come prova di ciò, nonostante il salone fosse scomparso dai radar per i quattro anni precedenti a causa del Covid.

La consigliera di Stato ginevrina Delphine Bachmann, responsabile del dipartimento dell'economia e del lavoro (DEE), ha elogiato gli «sforzi e il duro lavoro» compiuti dagli organizzatori del Salone per rilanciare la kermesse nel 2024.

Ma, ha osservato che il modello commerciale dei saloni dell'auto «non è più sufficientemente attraente per i produttori di automobili, né in Svizzera né in Europa».

ot, ats