Commercio estero Diminuiscono le esportazioni svizzere nel terzo trimestre

hm, ats

17.10.2024 - 10:00

Il volume delle merci verso l'estero è andato diminuendo.
Il volume delle merci verso l'estero è andato diminuendo.
Keystone

Dopo aver raggiunto valori record nel secondo trimestre il commercio estero svizzero è sensibilmente calato nella terza parte dell'anno.

Nel periodo luglio-settembre – in confronto con i tre mesi precedenti – le esportazioni si sono contratte del 4,3%, scendendo a 66,1 miliardi franchi, mentre le importazioni sono diminuite del 2,9% a 54,8 miliardi.

Il terzo trimestre si è chiuso così con un'eccedenza di 11,3 miliardi, a fronte dei 12,7 miliardi del periodo aprile-giugno, emerge dai dati pubblicati oggi dall'Ufficio federale della dogana e della sicurezza dei confini (UDSC). Le variazioni indicate sono nominali: in termini reali (vale a dire corrette dell'effetto dei prezzi) si sono attestate rispettivamente a -5,9% (export) e -0,9% (import).

Tutti settori dell'esportazione hanno mostrato un andamento verso il basso. Quello di gran lunga più importante, la chimica-farmaceutica, segna (a livello nominale) -6,0% (a 36,2 miliardi di franchi); seguono, molti staccati, le macchine e l'elettronica (-1,1% a 8,0 miliardi), l'orologeria (-1,2% a 6,5 miliardi), gli strumenti di precisione (-2,1% a 4,3 miliardi) e i metalli (-7,9% a 3,2 miliardi).

A livello geografico, il continente più importante per il Made in Switzerland rimane l'Europa (-3,7% a 38,0 miliardi), con un contributo significativo fornito da Germania (-0,2% a 10,3 miliardi), Slovenia (-7,1% a 5,2 miliardi) e Italia (-1,1% a 5,0 miliardi), che sono il secondo, il terzo e il quarto fra i principali sbocchi dell'export.

In forte calo è il Nordamerica (-14,8% a 13,1 miliardi), con gli Stati Uniti (-15,4% a 12,3 miliardi) che mantengono comunque il primato di paese più importante per le merci elvetiche. Fa un passo indietro anche l'Asia (-2,1% a 14,0 miliardi), con una flessione però più contenuta in Cina (-0,5% a 4,0 miliardi), quinto mercato per le aziende della Confederazione.

Anche sul fronte delle importazioni il settore più importante rimane quello chimico-farmaceutico (-4,3% a 18,6 miliardi), seguito da macchine ed elettronica (-1,6% a 8,2 miliardi), veicoli (-5,1% a 4,8 miliardi), metalli (-7,3% a 3,6 miliardi), tessili e abbigliamento (+1,7% a 3,0 miliardi), strumenti di precisione (+3,2% a 2,3 miliardi), nonché prodotti energetici (-14,9% a 2,2 miliardi).

Riguardo alle regioni, in flessione sono l'Europa (-4,0% a 40,3 miliardi) e l'Asia (-2,1% a 9,7 miliardi), mentre il Nordamerica (+8,3% a 3,9 miliardi) mette a referto un aumento.

hm, ats