Mercati azionari La borsa svizzera chiude quasi invariata, SMI +0,02%

hm, ats

8.10.2024 - 17:38

È un periodo di incertezza per i mercati finanziari.
È un periodo di incertezza per i mercati finanziari.
Keystone

La borsa svizzera chiude quasi invariata: l'indice dei valori guida SMI ha terminato a 12'010,99 punti, in progressione dello 0,02% rispetto a ieri.

Il mercato è partito male, ma dopo diverse ore è riuscito a virate in positivo, per poi galleggiare vicino alla parità. Tradizionalmente questo periodo dell'anno dovrebbe essere favorevole per il corso delle azioni, ma al momento dominano i fattori di incertezza. A rendere cauti gli investitori sono in particolare i timori di un'ulteriore aggravarsi della situazione in Medio Oriente, con effetti a cascata soprattutto sul prezzo del petrolio.

Sul fronte della politica monetaria si moltiplicano i segnali che vogliono la Banca centrale europea abbassare nuovamente il costo del denaro, la prossima settimana, mentre l'ultimo robusto rapporto sul mercato del lavoro americano ha smorzato le speranze di tagli consistenti dei tassi da parte della Federal Reserve. Il contesto è anche di attesa, in vista dei risultati trimestrali delle aziende: negli Stati Uniti le danze partiranno con decisione venerdì, con i bilanci di JPMorgan, Bank of New York e Wells Fargo.

A livello di singoli titoli ha arretrato Richemont (-2,58% a 130,05 franchi) sulla scia della delusione per il mancato annuncio, da parte delle autorità cinesi, di nuove misure di stimolo per sostenere la crescita della seconda economia mondiale. Più ispirata è apparsa invece Givaudan (+1,28% a 4445,00 franchi), che giovedì avvierà la stagione dei trimestrali per i grandi gruppi elvetici.

Intonata si è rivelata la gran parte dei valori più sensibili alla congiuntura quali ABB (+0,78% a 49,41 franchi), Geberit (+0,38% a 530,80 franchi), Holcim (+0,61% a 82,96 franchi) – che ha reso nota l'acquisizione di un'azienda americana – e Kühne+Nagel (+0,98% a 225,80 franchi); si è smarcata solo Sika (-0,61% a 262,10 franchi).

Sotto sorveglianza speciale, sulla scorta delle paure relative all'impatto dell'uragano Milton negli Stati Uniti, si è trovato il comparto assicurativo, con Swiss Re (+0,14% a 110,45 franchi), Swiss Life (+0,78% a 700,60 franchi) e Zurich (+0,16% a 507,80 franchi). Nello stesso ambito finanziario Partners Group (+0,04% a 1263,50 franchi) – che ha acquistato stabili residenziali a Milano per 260 milioni di euro – si è difesa meglio di UBS (-0,93% a 26,69 franchi).

Ha trainato il listino Roche (+1,27% a 263,40 franchi), mentre minore dinamismo è stato mostrato dagli altri due pesi massimi difensivi, Nestlé (-0,33% a 83,34 franchi) e Novartis (-0,15% a 97,58 franchi).

Nel mercato allargato sorvegliata speciale era Julius Bär (-1,03% a 52,06 franchi), che potrebbe recuperare 100 milioni di franchi da una vendita di Signa. Acquisti sono stati segnalati su DocMorris (+3,21% a 32,82 franchi): hanno avuto un influsso le speculazioni riguardo a un possibile interesse da parte del concorrente olandese Redcare. Landis+Gyr (-4,89% a 73,90 franchi) ha invece sofferto per un giudizio di JPMorgan.

hm, ats